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Covid, in campo anche i medici di base: test rapidi e tracciamento degli asintomatici

Anche i medici di medicina generale ancora più in campo contro il Covid. A seguito dell’accordo che Regione ha siglato, i medici di medicina generale potranno eseguire i test antigenici rapidi (tempo di risposta massimo di 30 minuti) e prendere in carico i contatti stretti asintomatici, individuati mediante triage telefonico e segnalati al Dipartimento di prevenzione. I test potranno essere eseguiti anche dai Medici di Continuità Assistenziale (Usca).

Covid in Umbria, nell’ultimo giorno 9 decessi e 767 positivi:
l’aggiornamento per comune

I casi Covid positivi

Nel momento in cui individuano un caso positivo al Covid i medici di medicina generale avviano l’identificazione dei contatti stretti, dando priorità a conviventi e familiari. Il Dipartimento della Usl viene informato per trovare ulteriori contatti attraverso l’indagine epidemiologica. Per i contatti si fa riferimento alle 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi o alle 48 antecedenti l’esecuzione del tampone risultato poi positivo.

Sono i medici di base in questi casi a registrare il provvedimento di isolamento contumaciale sul portale. E sono loro a rilasciare le certificazioni necessarie per il datore di lavoro.

Non solo nei laboratori privati

I medici impossibilitati ad utilizzare i propri studi potranno accordarsi con la Usl o il Comune o la Protezione civile per trovare sedi idonee, mentre i test e i dispositivi di protezione individuale, saranno forniti dal commissario per l’emergenza Coronavirus, Antonio Onnis.

Nuovo personale sanitario

Lo stesso Onnis, insieme al direttore Claudio Dario, ha reso noto che, da marzo a oggi, sono state reclutate 422 unità per il potenziamento del personale sanitario, tra cui 178 medici, 127 infermieri, 46 OSS, 29 unità per il contact tracing, mentre le Usca attive in Umbria sono 15, (8 operative nel territorio dell’Usl1 dove sono in fase di attivazione altre 2, 7 nell’Usl2), nel complesso sono impegnati 83 medici.

Medici e infermieri infettati dal Covid

Ma medici e infermieri continuano ad infettarsi con il Covid. Dal 1° settembre al 5 novembre su 13.732 operatori del servizio sanitario regionale 408 (il 3% sono risultati positivi al Coronavirus). Sono 103 gli operatori che nello stesso periodo sono guariti.