Negli ultimi due giorni, a Città di Castello, ci sono stati ben 4 guariti e 2 nuovi positivi al Covid-19. “Un buon segnale – dichiara il sindaco Luciano Bacchetta – perché c’è una diminuzione costante, ora siamo a 11 casi come ci comunica l’Usl Umbria 1”.
In 48 ore più guariti che positivi
Nella giornata di lunedì 28 settembre ci sono stati due guariti e una nuova positività, così come oggi (martedì 29), altri due guariti e un’altra positività, una signora di origine rumena che era a villa Muzi in isolamento precauzionale e che è risultata positiva al tampone. “Il dato significativo – dice il sindaco – è che, a fronte di un aumento delle guarigioni, ben quattro in 48 ore, le nuove positività sono state soltanto due, quindi la situazione a Città di Castello dal punto di vista numerico è assolutamente sotto controllo”.
Sembra funzionare in maniera eccellente il controllo epidemiologico messo in atto dall’Usl Umbria 1, e di questo voglio ringraziare molto la struttura di Città di Castello, perché davvero si sta comportando in maniera assolutamente ineccepibile con una grande capacità operativa. I casi di positività recentemente individuati sono stati tutti immediatamente isolati
“Reparto Covid non interferirà con normale attività medica”
Bacchetta ha voluto anche evidenziare – anche in seguito alla polemica sulla chiusura della Rsa – che “va ancora una volta sottolineato il fatto che la riapertura del reparto Covid-19 all’ospedale di Città di Castello, che è importante ed è a tutela dei cittadini che sono colpiti dall’epidemia, non interferirà in alcun modo con la normale attività medica e con il funzionamento dei reparti, perché sotto questo aspetto l’Usl Umbria 1 garantisce la massima continuità dei servizi”.
Perplessità su prossimi eventi pubblici
In conclusione il sindaco ha riferito che “sono in atto molte riflessioni con le forze dell’ordine riguardo le prossime iniziative pubbliche, come Altrocioccolato e Mostra del Tartufo, perché ovviamente la paura di un’eventuale ripresa del contagio potrebbe spingere gli organi preposti, Questura e Prefettura, a prendere decisioni limitative. Speriamo che questo non accada ovviamente ma se poi si dovessero verificare limitazioni tali da costringere gli organizzatori delle iniziative a rinviarle, è chiaro che ne dovremo prendere atto”.