Ventidue nuovi positivi a fronte di soli 7 guariti, per un totale di contagi che sale ancora a 153 unità. Non accenna a fermarsi l’ascesa di nuovi casi di Covid-19 a Gualdo Tadino, dove i dati continuano sempre ad essere in netta controtendenza rispetto alla media regionale.
Purtroppo tra i 22 nuovi positivi vi sono anche 6 ospiti della casa di riposo Easp, tutti trasferiti all’ospedale di Città di Castello (insieme ai tre anziani positivi riscontrati ieri) e un operatore sanitario della struttura.
“Anche i numeri di oggi ci impongono ancora più senso di responsabilità e giustificano i provvedimenti che ho emanato ieri – ha detto il sindaco Massimiliano Presciutti – Ho grande rispetto per tutti soprattutto per chi mi critica e non la pensa come me, così come ne ho per la scienza e gli scienziati, ma i numeri purtroppo crescono da qualche settimana solo a Gualdo Tadino“.
A proposito dei provvedimenti restrittivi il primo cittadino, oggi pomeriggio, ha avuto un incontro “molto franco e costruttivo” con Confcommercio e alcuni rappresentati delle attività del centro storico, che soprattutto dopo ieri hanno visto una drastica diminuzione della clientela. “È sicuramente passato un messaggio distorto – ha sottolineato Presciutti – perché a Gualdo Tadino non c’è nessuna zona rossa, tutti i negozi, le attività economiche ed i servizi sono aperti con gli stessi orari di sempre“
I nuovi provvedimenti sono solo tesi a combattere comportamenti poco responsabili e non toccano i nostri negozi e ristoranti. Anzi invito tutti a sostenere le attività gualdesi per i loro acquisti ed evitare trasferte nei centri commerciali o negozi fuori dal nostro Comune
“I miei provvedimenti, che non rinnego, – conclude il sindaco – sono tesi alla massima tutela della salute e della sicurezza pubblica, quando li ho firmati non mi aspettavo di certo applausi o tappeti rossi, purtroppo la situazione è molto difficile e ho il dovere non solo istituzionale, ma anche quello morale ed etico, di fare tutto il possibile per tutelare la salute di tutti. Non scambierò mai una vita, nemmeno di un centocinquantenne, con una birra o un mojito!“