La situazione epidemiologica a Marsciano (nonostante il calo dei contagi, si è registrata un’altra vittima a causa del Covid) ha indotto il sindaco Francesca Mele a proseguire sulla strada della prudenza.
E così con un’ordinanza Mele ha prorogato fino al 14 marzo alcune misure di prevenzione adottate a livello comunale per contrastare questa fase, particolarmente critica, dell’emergenza sanitaria.
Misure che vanno quindi ad integrare quelle vigenti a seguito del nuovo Dpcm, dell’ordinanza regionale n. 22 entrata in vigore oggi 6 marzo, e dell’ordinanza sindacale con cui il Comune ha provveduto a mantenere sospesa l’attività educativa in presenza anche per i nidi (0-3 anni).
Le misure comunali prorogate
Queste le altre misure specifiche che con l’ordinanza vengono prorogate al 14 marzo 2021:
- “coprifuoco” anticipato dalle ore 21.00 alle ore 05.00 del giorno successivo. È implicito che la modalità di acquisto di alimenti e bevande da asporto è consentita solo fino alle ore 21.00 nel caso di ristoranti, pizzerie e similari, mentre termina alle ore 18.00 per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici Ateco 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina);
- è consentita per una sola persona (con l’eccezione dal computo dei minori di anni 14 e di soggetti non autosufficienti) la possibilità per una sola volta al giorno nella fascia orario 05.00/21.00 di recarsi presso altrui abitazioni di parenti e/o amici e/o conoscenti;
- le cerimonie civili afferenti i matrimoni sono consentite esclusivamente con la presenza, oltre all’officiante, degli sposi e dei testimoni;
- divieto di distribuzione di alimenti e bevande mediante sistemi automatici (distributori automatici) per l’intera giornata (dalle 00:00 alle 24:00) comprese anche le apparecchiature collocate all’interno di esercizi di diversa tipologia che rimangono comunque aperti con le limitazioni vigenti;
- obbligo di attenersi, per l’acquisto di prodotti alimentari, al massimo ad una spesa al giorno e ad una persona per nucleo familiare;
- divieto di consumazione di alimenti e bevande all’aperto nei luoghi pubblici ed aperti al pubblico, per l’intera giornata (dalle 00:00 alle 24:00) in particolar modo nei parchi e aree verdi attrezzate;
- obbligo per i punti vendita alimentari del territorio ricadenti nella tipologia della piccola e media distribuzione (supermercati e discount), analogamente a quelli già interessati dall’ordinanza ella Regione Umbria n°65 del 19/10/2020, di attuare rigide misure di contingentamento degli ingressi in funzione delle superfici interne di vendita (capienza da calcolare in base ai protocolli contenuti nelle linee guida per il settore), mediante apposito personale a questo preposto, assicurando la corretta gestione dei flussi in entrata e in uscita preferibilmente – ove possibile – con percorsi separati e verificando che l’utenza indossi correttamente l’obbligatoria mascherina (sia all’ingresso che durante la permanenza nei locali) e che proceda alla obbligatoria sanificazione delle mani tramite gli appositi detergenti che dovranno essere collocati agli ingressi dei punti vendita. Si obbligano infine i gestori o titolari delle attività suddette a provvedere sistematicamente e puntualmente alla periodica igienizzazione e sanificazione dei carrelli per la spesa. L’accertato mancato rispetto della presente disposizione comporterà la sospensione dell’attività per giorni 5 (cinque) fatta salva l’applicazione di ulteriori sanzioni per altre violazioni delle norme vigenti;
- divieto di accesso e utilizzo dei campi sportivi di proprietà comunale (anche se gestiti da terzi) sia nel capoluogo che nelle frazioni; si ricorda che rimangono in essere i divieti inerenti l’assembramento e l’attività sportiva di gruppo;
- obbligo per i proprietari e/o gestori di bar, pasticcerie, ristoranti o qualunque altro esercizio di somministrazione di cibi e bevande, di rimuovere permanentemente qualunque arredo (in particolar modo sedie e tavoli) posti sia all’interno che all’esterno dei suddetti esercizi.
Il Comune ricorda che l’inosservanza di tali provvedimenti comporta la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400,00 a 1.000,00 e la notizia di reato all’Autorità giudiziaria per violazione dell’articolo 650 del Codice di procedura penale.
Chiusi anche gli asili nido
A Marsciano si mantiene anche la sospensione delle attività didattiche in presenza per tutti gli ordini e gradi di scuola, a differenza di quanto stabilito dalla Regione dell’Umbria che, per la provincia di Perugia, già dalla scorsa settimana ha riportato in presenza i servizi educativi per l’infanzia da 0 a 3 anni.
“La decisione del Comune di Marsciano di continuare a tenere chiusi anche i nidi, pur in un contesto che vede in leggero miglioramento la situazione pandemica sul territorio comunale per quanto riguarda il numero dei contagiati – spiega l’Ente – è comunque legata all’opportunità di mantenere alta la guardia e attivare tutte le misure precauzionali utili proprio a consolidare il trend attualmente in calo dei contagi”.