“Covid, lo stato di emergenza continuerà anche dopo il 31 luglio“. Ne è sicuro il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, che da Perugia è intervenuto sul dibattito politico nazionale legato allo stato di emergenza che il Governo intende prorogare sino alla fine del 2020.
“Io non credo che ci sia un solo governatore, un solo sindaco, un solo operatore sanitario che abbia pensato che l’emergenza sanitaria potesse finire il primo agosto” afferma il ministro. Che chiarisce: “L’emergenza sanitaria c’è nel mondo, è in Italia, e ci consente di fare celermente molte cose. Estendere l’emergenza consente alle Regioni di operare con velocità in caso di necessità, in deroga a molte normative, comporta risorse straordinarie per la sanità e per la scuola, ammortizzatori sociali per i lavoratori e aiuti per le imprese. Consente di avere la protezione dello Stato in una condizione di emergenza. Ma questo non comporta – ribadisce il ministro – limitazioni delle libertà personali. Quella stagione per fortuna, grazie al lavoro di leale collaborazione con lo Stato centrale e le Regioni, è una stagione che abbiamo alle spalle. E se oggi l’Italia è uno dei Paesi più sicuri al mondo dal punto di vista sanitario bisogna essere orgogliosi del lavoro che abbiamo fatto. Quindi – conclude – l’emergenza sanitaria va avanti, ma per consentire gli interventi su famiglie e imprese“.