Dati ancora non confortanti in tutit i Comuni della vallata, giornata nera per Città di Castello, Tiziana Pescari "Vaccinare subito persone Down"
Continua la crescita esponenziale di positivi al Covid-19 in Altotevere. Nelle ultime 24 ore un’altra giornata nera per Città di Castello, con 39 nuovi positivi e soli 12 guariti. A questo preoccupante trend si è aggiunto anche un altro deceduto, un signore 73enne, che porta così il numero di vittime tifernati a 42.
Covid, ritmi “infernali” per Castello
“I numeri coincidono purtroppo con quelli regionali – ha dichiarato il sindaco Luciano Bacchetta – c’è stato un raddoppio sostanziale delle persone positive, che determina percentuali di contagio considerevoli”. A Città di Castello, in effetti, i casi positivi totali al 1 febbraio erano 189, oggi (18 febbraio) si attestano invece a 406: il che significa oltre 200 contagi in poco più di 15 giorni.
“Colpiti molto giovani”
“Anche gli ultimi dati – aggiunge Bacchetta – confermano che a essere colpite sono persone molto giovani e il contagio si espande costantemente nei nuclei familiari. C’è da capire come mai a dieci giorni dalla chiusura delle scuole i contagi siano ancora così alti. A questo punto pare quasi certo che la chiusura di tutte le scuole verrà prorogata anche nella prossima settimana e che l’intera provincia di Perugia si troverà con le stesse restrizioni attuali, dato che i numeri del contagio continuano a essere significativamente alti”.
L’appello: “Importante vaccinare subito persone Down”
Il sindaco Bacchetta, insieme alla referente locale dell’Aipd (Associazione Italiana Persone Down) Tiziana Pescari e al presidente del sodalizio regionale Ferdinando Valloni, oggi ha lanciato anche un appello: “E’ molto importante garantire che anche le persone Down siano tra le prime a essere vaccinate in Umbria. Come amministrazione comunale ci faremo interpreti in prima persona di questa esigenza nei confronti delle istituzioni regionali competenti”.
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“I nostri figli chiedono di vaccinarsi, fare in modo che sia possibile è un nostro dovere”, ha detto Pescari chiarendo: “Non chiediamo privilegi, ma di ridare una vita a queste persone. Finora si è parlato solo di vaccinazioni per i disabili che si trovano in centri diurni, Rsa, case famiglia, ma purtroppo ci sono anche i nostri figli, che sono nelle loro abitazioni con i genitori, circa il 30% di questa categoria. Serve chiarezza, attraverso una adeguata pianificazione che permetta di essere vaccinati a tutti i disabili”.
“La pandemia che ci ha colpito è drammatica per tutti, ma ancora di più per coloro che hanno una disabilità”, ha segnalato la rappresentante dell’Aipd, richiamando l’attenzione sul rischio che “all’emergenza sanitaria segua una grande emergenza sociale legata alla condizione di queste persone. Per chi come i nostri figli ha la sindrome di Down questa situazione è drammatica, perché li costringe a restare in casa e a rinunciare ad una socialità che per loro è fondamentale”.
San Giustino a 193 casi
Notizie non proprio confortanti, sul fronte contagi, arrivano anche dagli altri Comuni: continua a crescere San Giustino, che dai 20 casi del 25 gennaio è oggi arrivato a 193, con 11 ricoverati (uno in terapia intensiva) e un indice di contagio (positivi ogni 1000 abitanti) tra i più alti dell’Umbria, al 17,19%.
Il Comune ha anche riattivato il servizio di consegna a domicilio di generi di prima necessità, in particolare alimentari e farmaci, per i cittadini positivi al Covid-19 o sottoposti a quarantena preventiva/fiduciaria. Nel servizio verrà data priorità a disabili e persone con più di 65 anni. Per poter accedervi, occorrerà rivolgersi al numero della PAT Croce Bianca telefonando, tutti i giorni, al 075 8520049.
Solo Montone in flessione, Citerna a 40 contagi
Sale a 182 contagi Umbertide (al 21 gennaio erano solo 37), dove ci sono anche 10 ricoverati, di cui 3 in terapia intensiva. A seguire c’è Citerna, arrivato a 40 casi (al 28 gennaio erano appena 5). Unico Comune a registrare una leggera flessione è Montone, che scende dai 20 casi del 16 febbraio ai 17 di oggi (48 senza nuovi positivi).
Non sorride neanche Monte Santa Maria Tiberina, salito dai 6 casi del 9 febbraio ai 20 attuali, che vedono coinvolti 8 nuclei familiari. Per il piccolo Comune montano l’indice di contagio schizza a 17,3%. Ormai ex Covid-free anche Pietralunga, con 3 casi nelle ultime 48 ore e Lisciano Niccone, che torna registrare un nuovo positivo dopo oltre un mese.