Città di Castello

Covid, abbattuto muro 100 positivi ma nessun ricovero | Un bambino a Villa Muzi

Abbattuto il muro dei 100 positivi al Coronavirus anche a Città di Castello, dove ad oggi sono addirittura 102 i tifernati contagiati, nessuno dei quali risulta però ricoverato.

“Possibile chiusura scuole in Umbria”

E’ possibile che la presidente Tesei, nelle prossime ore, stabilisca la chiusura delle scuole superiori per alcune settimane – ha dichiarato il sindaco Luciano Bacchettae il ricorso alla didattica a distanza, proprio perché la crescita dei contagi nella nostra regione è particolarmente elevata”.

Bacchetta spiega le discordanze tra i dati comunali e regionali

Rispetto ai dati, il primo cittadino puntualizza che “le discordanze tra i numeri che forniamo noi, che riguardano i tifernati residenti e provengono dall’ufficio territoriale di Città di Castello dell’Usl Umbria 1 di cui ci fidiamo completamente, e quelli che vengono diffusi dagli uffici regionali (che ne dichiarano addirittura 140, ndr) si spiegano con il fatto che in questi ultimi vengono assommati anche i ricoverati a Villa Muzi, che non sono residenti nella nostra città, ma altrove”.

I contagi nella nostra città in gran parte sono all’interno di nuclei familiari, con persone giovani, tant’è che non c’è alcun ricoverato in ospedale, e con una trasmissione che non è frutto di focolai, ma a rapporti parentali

“Reparto Covid saturo”

Quanto all’ospedale, il sindaco ha ricordato che “sono attualmente 29 i ricoverati nel reparto Covid e 7 in terapia intensiva, il che significa che siamo alla sostanziale saturazione della disponibilità di posti letto. E’ chiaro che la Regione dovrà prendere nuovi provvedimenti di fronte all’espansione dei positivi, perché strutture come la nostra e come quelle di Perugia, Terni e Foligno sono arrivate ai limiti massimi nelle possibilità di ospitare pazienti contagiati”.

Un bambino a Villa Muzi

Villa Muzi, in queste ore, ha intanto permesso la soluzione del grave problema riguardante un bambino positivo al Covid-19, che non poteva trascorrere la quarantena nella propria residenza, perché troppo piccola e condivisa con numerosi fratelli. Il giovane di Perugia, che nelle scorse notti è stato costretto a dormire anche in un garage, sarà ora ospitato nella struttura tifernate, dove gli saranno garantire le condizioni di sicurezza migliori possibili.