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Covid-19, su 141 nuovi casi solo 43 vaccinati con ciclo completo | Scoperto grande cluster familiare

Sono 141 i nuovi casi di positivi al Covid-19 oggi in Umbria (21 ottobre) anche se – spiega la Regione – parte dei dati della dashboard in realtà sono riferiti a tamponi refertati 2 giorni fa. A pesare sugli ultimi contagi c’è però un “grande cluster familiare con alcuni soggetti provenienti da fuori regione con i quali si sono riuniti nei giorni scorsi“, come spiega l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto.

Covid-19, i dati del Nucleo epidemiologico regionale

La curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni, in Umbria mostrano un trend in sostanziale stabilità, mentre l’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti è in leggero aumento con valori al 19 ottobre pari a 26 casi per 100.000: i dati sono evidenziati nel rapporto settimanale sull’andamento dell’epidemia in Umbria, redatto dal Nucleo epidemiologico regionale.

Dallo studio emerge che anche l’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni, si attesta ad un valore di 1,17.

L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra un lieve aumento nelle classi di età 0-10 anni.


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Tutti i distretti sanitari dell’Umbria hanno un’incidenza inferiore a 50 casi per 1000.000 abitanti ad eccezione del distretto di Orvieto che registra 55 casi per 100.000 abitanti. Il distretto della Valnerina, invece, anche in questa settimana non ha registrato casi di Covid-19.

  “Nella giornata odierna – spiega l’assessore Coletto – rileviamo 141 nuovi casi positivi di cui 62 refertati il 19 ottobre e trasmessi oggi, di conseguenza i positivi da riferire ai tamponi effettuati ieri sono 79 su 3431 molecolari. Dei 141 casi positivi comunicati oggi solo 2 risultano ricoverati, 89 soggetti non erano vaccinati, ulteriori 9 hanno ricevuto la prima dose, mentre a 43 era stato somministrato il ciclo completo”.

“Alla luce di questi dati – aggiunge Coletto – è stato chiesto al Nucleo epidemiologico regionale di condurre un’analisi approfondita sui dati stratificati per territorio e per tipologia di target in modo da definire la provenienza e la circolazione virale. Ciò è utile in particolare in questa situazione – conclude l’assessore – in cui ci troviamo di fronte ad un grande cluster familiare con alcuni soggetti provenienti da fuori regione con i quali si sono riuniti nei giorni scorsi”.

Il Nucleo epidemiologico sta già analizzando la situazione anche per condividere con il Comitato tecnico scientifico le strategie d’intervento.