La Rassegna Internazionale del Folklore di Castiglione del Lago è rinviata al 2021.
La pandemia ha interrotto una splendida tradizione dell’estate al Trasimeno che risale al 1978. Ne parla Giancarlo Carini, presidente del Gruppo Folkloristico “Agilla e Trasimeno” che organizza l’evento in collaborazione con il Comune di Castiglione del Lago.
«Ogni estate, da 42 anni, c’è attesa a Castiglione del Lago e non solo, per un evento internazionale che rappresenta uno dei più significativi appuntamenti italiani per l’incontro di gruppi provenienti da ogni angolo della Terra.
Il 2020 purtroppo ha invece segnato un momentaneo arresto anche di questo evento: la pandemia ha impedito non tanto l’afflusso di pubblico che poteva essere regolato e distanziato con le normative utilizzate per il cinema, ma ha tolto il senso ad una manifestazione che ha come aspetto essenziale l’incontro tra gruppi e realtà culturali mondiali, cancellando così quello che è lo spirito fondante di questa manifestazione e cioè la rappresentazione artistica di popoli e culture diverse, con intenti di amicizia, di pace e di autentica fratellanza».
Ma il Covid-19 non ha però fermato il desiderio di progettare e di studiare il futuro della rassegna e delle attività legate al folklore, alla cultura tradizionale, con particolare riferimento all’Umbria.
Così, per fine estate o per l’inizio dell’autunno, probabilmente domenica 27 settembre, a Castiglione del Lago “Agilla e Trasimeno” sta già organizzando un convegno/incontro di studio legato a questi temi, dal titolo “Tradizioni dell’Umbria, tradizione e innovazione” sotto l’egida del collegio scientifico della FAFIT, la federazione delle associazioni folkloriche italiane, con la presenza dei rappresentanti dei gruppi umbri e di emeriti studiosi ed esperti in questo settore.
«Una giornata – spiega Carini – legata alla conoscenza ma anche alla speranza di poterci ancora incontrare, danzare, cantare e stringerci in un abbraccio universale in tempi migliori».