Situazione coronavirus sempre stabile a Città di Castello, con nessun nuovo positivo ed un nuovo guarito, che portano il totale rispettivamente a 54 e 56. Il sindaco Luciano Bacchetta predica comunque cautela “Questo virus è particolarmente infido e pericoloso. Strutture ospedaliere e case di riposo sono i contesti più critici e, nel nostro caso, i dati non registrano casi di positività. Siamo però ancora in una fase di doveroso controllo, e ci dobbiamo attenere rigorosamente alle indicazioni della Regione“.
Sull’invito del consigliere Bartolini a riaprire i cimiteri Bacchetta risponde che preferisce prima confrontarsi con i livelli superiori, senza dove vanificare il sacrificio dei cittadini. “Non ha senso fare i primi della classe, riaprendo il cimitero quando tutte le altre strutture umbre sono chiuse. Fino a quando non cambieranno le disposizioni, ci conformeremo anche perché, se ripartisse il contagio, la colpa sarebbe del Comune“.
Domani intanto ci sarà un riunione che valuterà eventuali aperture agli orti civici, luogo di incontro degli anziani. “Se teniamo chiusa Muzi Betti, non possiamo aprire gli orti. Dobbiamo aspettare che l’emergenza sia alle spalle e non torni, ne ha bisogno la nostra economia, che deve ripartire“.
“Ci vuole ancora un po’ di pazienza e – lo dico anche ai miei consiglieri – chi amministra non può fare fughe in avanti, deve essere responsabile”. E’ in arrivo, infine, un’ordinanza che sabato 25, domenica 26 aprile e venerdì 1 maggio prescrive la chiusura dei supermercati. “E’ giusto per chi vi lavora e per evitare affollamenti. Evitiamo di pensare che sia tutto finito: non facciamo come Dorando Petri che sul traguardo cadde e non vinse il titolo olimpico”.