Tre nuovi casi di Covid-19 in Umbria si registrano nella giornata di martedì 21 luglio. Sono tutti riconducibili, direttamente o indirettamente, ad arrivi dall’estero. Per questo dalla Regione Umbria arriva l’appello a seguire le misure di prevenzione previste per chi viene da fuori Italia.
Il bollettino della Regione Umbria aggiornato alla mattinata di martedì segnala 3 positivi in più rispetto a ieri, con gli attualmente positivi che tornano ad essere 19. Come anticipato lunedì sera, uno dei positivi risiede a Castel Ritaldi. Si tratta infatti di un familiare dell’uomo risultato positivo sabato dopo essere rientrato da un viaggio all’estero. I suoi congiunti erano già in quarantena ed uno di loro è dunque risultato positivo al tampone, ma è asintomatico.
Gli altri due casi che si registrano oggi, invece, sono residenti a Perugia. Si tratta di due persone di origine straniera rientrate anche loro dall’estero.
Le persone che finora hanno contratto il Covid-19 in Umbria sono 1459, mentre i guariti sono 1360 ed i decessi 80. Risultano 324 umbri in isolamento ad oggi, mentre i tamponi effettuati sono 113.086 (+1.118 rispetto a ieri). Rimangono 6 le persone ricoverate in ospedale, 2 a Perugia e 4 a Terni. Tra loro anche la escort straniera arrivata a Foligno da Modica.
I positivi alla data odierna risultano residenti a: Castel Ritaldi (2), Città di Castello (1), Ficulle (1), fuori regione (2), Orvieto (1), Perugia (4), Terni (6), Trevi (2).
Per poter preservare l’Umbria da contagi al covid-19 riconducibili a soggetti provenienti da fuori, come ulteriore misura di prevenzione e tutela soprattutto delle persone anziane e fragili, si raccomanda a tutti i cittadini che ospitino soggetti arrivati dall’estero di adottare alcune misure precauzionali: la richiesta arriva dall’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, che invita i cittadini che si trovano in questa situazione a prendere contatto con i servizi di Igiene e Sanità Pubblica (prevenzione@uslumbria1.it, prevenzione@uslumbria2.it) o con il NUS 800.63.63.63, al fine di ottenere tutte le informazioni necessarie per la salvaguardia della salute dei singoli e della comunità e mettere in atto tempestivamente tutte le misure necessarie al contenimento dei rischi.
“I recenti casi positivi che si sono verificati in tutto il territorio nazionale, riconducibili a persone provenienti da altre nazioni – spiega l’assessore Coletto – richiedono una particolare attenzione nelle misure di prevenzione da adottare. Spesso questi soggetti svolgono attività di badanti o comunque stanno a contatto con persone fragili, anziani e malati, situazioni nelle quali il rischio di contagiosità è particolarmente elevato”.
Attualmente il Ministero della Salute ha stabilito che non è possibile entrare né transitare in Italia per i soggetti che provengono dai seguenti paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Brasile, Cile, Kosovo, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Montenegro, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana, Serbia.
Sono invece obbligatori 14 giorni di isolamento fiduciario per i soggetti provenienti da Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Repubblica di Corea, Tailandia, Tunisia, Uruguay.