Grazie alla disponibilità dei rappresentanti di Auri (Autorità Umbra Rifiuti e Idrico) e Umbra Acque, abbiamo tenuto fede all’impegno preso con il Consiglio comunale di promuovere un confronto ampio sulla gestione del servizio idrico integrato, per lavorare insieme e migliorare i servizi ai cittadini e risolvere le criticità esistenti
Queste le parole dell’assessore all’Ambiente Massimo Massetti durante la commissione “Servizi e Partecipazione”, alla presenza del direttore dell’Auri Giuseppe Rossi, del presidente di Umbra Acque Gianluca Carini, dell’amministratore delegato Tiziana Buonfiglio, del consigliere Fabrizio Burini e del responsabile degli investimenti Renzo Patacca.
Per il punto di assistenza di Città di Castello, che presenta una criticità riconosciuta dai responsabili di Umbra Acque sui tempi di attesa (anche per una mole di lavoro particolarmente elevata con oltre 3.000 prestazioni nei primi 9 mesi del 2017 e una media di 45 utenti al giorno), sono ipotizzate misure di intervento che terranno conto di un bisogno di domanda maggiore da parte degli utenti e di una collocazione territoriale sfavorevole rispetto all’unico punto commerciale rimasto attivo a Perugia in base alle disposizioni di legge. Le possibili soluzioni potranno prevedere un’azione di potenziamento della funzionalità dei canali telefonici e telematici a disposizione degli utenti, che permetta di ridurre la necessità di presentarsi agli sportelli.
“Il vero problema è il servizio commerciale, rispetto al quale una realtà territoriale come Città di Castello merita un’attenzione supplementare, uno sforzo ulteriore”, ha sostenuto Gaetano Zucchini (Pd), che ha chiesto un impegno più consistente di potenziamento dello sportello e dei servizi del punto di assistenza locale, e sollecitato il miglioramento delle prestazioni per gli allacci e la riduzione delle perdite idriche. Riccardo Augusto Marchetti (Lega Nord) ha lamentato l’assenza di ricadute positive dall’implementazione del nuovo sistema informatico, e le condizioni di difficoltà dello sportello locale a gestire l’utenza, soprattutto per l’insufficiente orario al pubblico, per i tempi di attesa e la mancanza di adeguate informazioni ai cittadini, rilanciando l’ipotesi di “recedere dalla convenzione con Umbra Acque“.
A chiedere la primaria garanzia della qualità dell’acqua erogata è stato Vincenzo Tofanelli (Pd) così come Valerio Mancini (Lega Nord) che ha chiesto “rassicurazioni sulla qualità, in un territorio come il nostro dove viene praticata storicamente un’agricoltura intensiva e c’è un’alta incidenza del tumore gastrico”.
Sull’operatività di Umbra Acque è stato ricordato il dato dei 18.500 interventi dall’inizio dell’anno sulla rete idrica, dovuti ad una situazione delle perdite in linea con il panorama nazionale ma dovuta a investimenti insufficienti in passato. E’ stato inoltre evidenziato come, in caso di uscita dal sistema attuale, “sarebbe complesso per i Comuni gestire a costi inferiori il servizio e fare investimenti“.
In merito alla qualità dell’acqua, infine, Rossi ha assicurato come i controlli garantiscano la massima tranquillità, mentre sulle scelte di miglioramento dei servizi ai clienti, che Auri andrà a valutare, ha assicurato la determinazione a lavorare per una inversione di tendenza, con la strategia di mantenere i presidi territoriali che i sindaci hanno chiesto, migliorando la performance del sistema in termini di prestazioni.