Dal 10 al 12 novembre torna a Costacciaro “La Corsa delle Botti”, la più importante tradizione del borgo che coinvolge un popolo intero.
Nata nel 1991 su idea di Arcangelo Torcolini, stesso ideatore della Corsa delle Bighe di Scheggia, la festa celebra il periodo della vinificazione (da qui il premio “Trofeo di San Martino”). Dal 1995 al 2008 è stata addirittura sospesa a causa delle turbolenze tra le due squadre ma nel 2009 un gruppo di ragazzi – grazie al bando “Largo ai Giovani” promosso dalla Regione Umbria – è riuscito a rievocare la Corsa, riscrivendo in parte regole e simbologie.
La festa consiste in una vera e propria corsa di due botti – che rotolano attorno ad un asse a cui è attaccato un timone – trainato da una formazione di 5 giovani, chiamati “bottaioli” (20 per ogni squadra), che fanno capo, a Costacciaro capoluogo (Hostaria de la Porta) e alla frazione di Villa Col de’ Canali (Hostaria de la Rocca). La corsa – su un percorso di 650 metri (Corso Mazzini, via Guglielmo Marconi, via Ines Marconi) si articola in due manche a tempo con somma finale. Trionfa la squadra che impiega il tempo minore.
Durante il periodo della festa, ovviamente, sono allestite anche le rispettive Hostarie, con le tipiche cantine di San Martino, castagne e vino novello. Quest’anno si parte venerdì 10 novembre, dalle ore 19.30, con cena e festa all’Hostaria de la Porta e la musica del duo Lapsus; si prosegue sabato 11, dalle 12, con il saluto al cimitero di Costacciaro e poi, dalle 19.30, a Villa Col de’ Canali, cena e festa all’Hostaria de la Rocca e la musica di Pasto dj. Domenica 12 l’evento entra nel vivo dalle 8 con la Sveglia della città; alle 15 il Corteo antichi mestieri tra le vie del centro con i tamburini di Costacciaro e alle 16 via alla Corsa della Botti. A seguire festa all’Hostaria de la Porta e cerimonia di premiazione.