Interessano in Umbria circa 15 mila lavoratori, dei quali quasi l’80% a tempo indeterminato, le condizioni del nuovo contratto di lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti. Novità che, negli aspetti economici, ma anche nel ruolo assegnato agli Enti bilaterali per aumentare formazione e sicurezza, sono state illustrate dai responsabili del sindacati di categoria, Simone Dezi (Fai Cisl Umbria), Luca Turcheria (Flai Cgil Umbria) e Daniele Marcaccioli (Uila Uil Umbria).
I sindacalisti hanno ricordato l’aspetto economico: “I contratti Provinciali hanno portato ad un aumento del 6,2%, dal mese di settembre 2024 del 5% e la restante parte dal mese di gennaio 2025. Se consideriamo anche il riconoscimento degli scatti di anzianità (0,5 per cento) possiamo parlare di un aumento del 7 per cento. Il premio di continuità è di 80 euro per chi lavora almeno 120giornate nella stessa azienda e di 120 euro per quelli che lo fanno per almeno 200”.
Rinforzati gli enti bilaterali: “La costituzione dell’osservatorio regionale – hanno spiegato – è un altro aspetto sul quale è giusto ribadire la nostra soddisfazione. Massima attenzione dovrà rimanere sui temi della salute, sicurezza, della legalità e della lotta al Caporalato nei luoghi di lavoro. Temi per i quali questo rinnovo è importante ma per i quali dovremo continuare a fare quadrato con la parte datoriale e le istituzioni”.
In tutto questo il ruolo degli Rlst diventa strategico. “Un ruolo – hanno concluso i sindacalisti – che sempre di più dovrà essere potenziato e valorizzato”.