Quando arriva il momento di fare la dichiarazione dei redditi, si torna a parlare del 5×1000: una quota dell’IRPEF che ogni contribuente può scegliere di destinare ad un’associazione no profit impegnata in attività di interesse sociale. Vale però la pena fare chiarezza in merito, in quanto non tutti i cittadini sono informati sull’argomento e sono ancora diversi coloro che non sanno bene quali siano le effettive finalità di questa quota dell’IRPEF. Vediamo allora insieme tutto quello che c’è da sapere: come donare il 5 x mille 2022e cosa accade se non si esprime nessuna preferenza.
Il 5 per mille corrisponde allo 0,5% dell’IRPEF, l’imposta sul reddito delle persone fisiche che tutti i contribuenti devono versare allo Stato. Si tratta dunque di una quota che in nessun caso spetterebbe al cittadino, ma che si può scegliere, in sede di dichiarazione dei redditi, se lasciare nelle casse dello Stato oppure se donare ad un’associazione no profit. Il 5 per mille è stato istituito in forma sperimentale con la Finanziaria del 2006, per poi essere confermato e stabilizzato definitivamente nel 2014. Oggi, rappresenta un’importante forma di sostegno per le organizzazioni e gli enti no profit impegnati nel sociale.
Cosa fare per destinare il 5×1000? La procedura è molto semplice e non è necessario presentare la dichiarazione dei redditi per donare la propria quota dell’IRPEF ad un’associazione no profit. È possibile infatti effettuare la propria scelta per la destinazione del cinque per mille mediante la compilazione del Modello 730, del Modello Unico oppure dell’apposito riquadro della CU. Vediamo nel dettaglio come funziona.
Chi presenta il Modello 730 (anche utilizzando il precompilato che viene fornito dall’Agenzia delle Entrate) può donare il proprio 5 x mille semplicemente compilando l’apposito riquadro presente nel modulo. È possibile scegliere due modalità per la destinazione della propria quota Irpef:
Nel primo caso, la propria quota dell’Irpef viene ripartita tra tutti i soggetti di quel determinato settore, mentre nel secondo caso viene assegnata interamente all’associazione specificata.
I lavoratori autonomi, i pensionati e coloro che percepiscono redditi diversi devono presentare il Modello Unico anziché il 730. Le modalità per la donazione del 5 x mille sono tuttavia le medesime che abbiamo appena visto: è previsto infatti anche in tale dichiarazione un apposito riquadro all’interno del quale selezionare il settore d’interesse e/o indicare il codice fiscale dell’associazione.
Anche chi non presenta la dichiarazione dei redditi ha la possibilità di donare il proprio 5 x mille e per farlo deve compilare l’apposito modulo allegato alla CU (Certificazione Unica) che riceve dal datore di lavoro. Una volta indicato il settore e/o il codice fiscale dell’associazione, non bisogna fare altro che consegnare il documento ad un ufficio postale o ad un intermediario fiscale (CAF, commercialista, ecc.) che provvederà ad inoltrarlo in via telematica all’Agenzia delle Entrate. Il tutto, entro e non oltre il 30 novembre 2022.
È bene ricordare che chi non esprime alcuna preferenza per quanto riguarda il 5×1000 non trae alcun vantaggio in termini economici. Semplicemente, in tal caso la quota dell’IRPEF che come abbiamo detto è pari allo 0,5% rimane nelle casse dello Stato.