Perugia

Corruzione, falsità e peculato: nuove accuse per Antonella Duchini

Nuove accuse per l’ex procuratore aggiunto di Perugia Antonella Duchini, nell’ambito dell’ inchiesta che la vede indagata dalla procura di Firenze. Alle accuse di rivelazione di segreto d’ufficio e abuso d’ufficio si sono aggiunte quelle di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, corruzione in atti giudiziari, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e peculato.

L’indagine era stata avviata – dopo alcune intercettazioni telefoniche – dalla Procura di Firenze a carico dell’ex procuratore aggiunto, che ad agosto è stata trasferita dal Csm come giudice di Corte d’appello di Ancona; insieme a lei, sotto indagine erano finiti anche gli ex luogotenenti del Ros perugino (ora congedati) Orazio Gisabella e Costanzo Leone.

La procura aveva aperto delle indagini su un gruppo industriale umbro, per presunti reati societari; per quanto riguarda la corruzione, l’allora procuratore aggiunto, nel 2015, avrebbe richiesto l’archiviazione di un procedimento a carico di un imprenditore (anch’egli sarebbe indagato a Firenze) dopo il pagamento di oltre 100 mila euro, consegnati a Gisabella. L’imprenditore avrebbe pagato alla pm anche alcuni “costosi” viaggi all’estero. Duchini avrebbe compiuto “atti contrari ai doveri d’ufficio” e nello specifico l’archiviazione sarebbe arrivata dopo una “ispezione a sorpresa” che era in realtà concordata con l’indagato.

La pm, inoltre, si sarebbe adoperata per favorire la richiesta di archiviazione di un’inchiesta della procura di Roma per bancarotta fraudolenta, sempre carico dell’imprenditore. Le altre accuse di peculato e falsità ideologica si riferiscono invece al 2010, quando la Duchini avrebbe liquidato oltre 400 mila euro a quattro consulenti della procura di Perugia incaricati di trascrivere verbali di interrogatorio. In parte, questa somma sarebbe poi ‘tornata’ a Gisabella.

Secondo quanto appreso dall’Ansa che per prima ha battuto la notizia, la Duchini avrebbe ricevuto due avvisi a comparire: gli interrogatori erano stati fissati per il 24 dicembre scorso, ma la pm non si sarebbe presentata. Nessun commento, al momento, dai suoi difensori.