Non solo i concorsi per medici, infermieri e amministrativi: nell’indagine sulla gestione della sanità a Perugia finiscono anche alcune gare d’appalto. L’inchiesta si allarga con nuovi indagati ed altri reati ipotizzati: la corruzione e la turbativa d’asta.
Mentre due delle persone che sarebbero state facilitate nei concorsi pubblici ospedalieri sono state formalmente indagate – vale a dire Anna Cataldi e l‘ex assessore di Corciano Elisabetta Ceccarelli – per concorso in rivelazione di notizie d’ufficio, gli atti d’indagine fanno emergere novità.
In particolare, attraverso l’avviso di accertamento tecnico irripetibile relativo alla perizia che sarà effettuata a partire dal 23 aprile su tutti i dispositivi informatici perquisiti e sequestrati venerdì scorso, spuntano nuove accuse ed indagati. Tra loro anche Patrizia Borghesi, presidente della commissione esaminatrice del concorso per infermieri gestito congiuntamente da Usl Umbria 1 e azienda ospedaliera di Perugia.
Un altro filone d’inchiesta, per i reati a vario titolo di corruzione e turbativa d’asta, interessa poi non solo l’ex assessore regionale Luca Barberini (al quale oggi sono stati revocati gli arresti domiciliari) e l’ex direttore generale dell’azienda ospedaliera di Perugia Emilio Duca, ma anche un imprenditore ed un sindacalista.
Insomma gli inquirenti stanno cercando di vederci chiaro anche su alcune gare d’appalto, su cui trapelano dubbi sulla regolarità anche dalle intercettazioni. Ma molto altro potrebbe uscire fuori dall’analisi di telefonini, computer ed ipad da una settimana a disposizione degli inquirenti.