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Corpo unico Polizia Municipale, firmata la convenzione fra i comuni dell'Unione. Scontro verbale tra il commissario di Trevi, Pizzi e il sindaco Pacifici

Stamattina, presso la sala consiliare del Comune di Montefalco, i sindaci dell’Unione dei Comuni Terre dell’olio e del Sagrantino hanno firmato la convenzione per il conferimento, alla stessa Unione dei Comuni, del servizio di Polizia Municipale mediante l'istituzione di un Corpo unico di Polizia Locale.
L’iniziativa, che recepisce la Legge Regionale n.1 del 25 gennaio 2005 in base alla quale più comuni possono accordarsi per l'istituzione e la gestione del servizio di Polizia Municipale in forma associata, definendo d'intesa fra loro le modalità essenziali di svolgimento della funzione associata, permetterà una migliore vigilanza e garantirà un efficace presidio del territorio nei comuni interessati (Campello sul Clitunno, Bevagna, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi, Massa Martana, Montefalco e Trevi).
L'accordo prevede la creazione di una centrale operativa unica che gestirà i singoli presidi territoriali. Il passaggio del personale della Polizia Municipale al Corpo Unico di Polizia Locale dell'Unione sarà effettuato con gradualità, nell'arco di 24 mesi. Il regolamento, finalizzato all’ordinamento ed alla gestione del servizio, terrà conto delle peculiarità, dell'estensione territoriale e del numero di abitanti di ciascun comune.
“Oggi è stato compiuto un passo fondamentale nel percorso che porterà alla formazione di un corpo unico di Polizia Municipale nel territorio – ha spiegato il sindaco di Montefalco e attuale presidente dell’Unione dei Comuni, Donatella Tesei -. Un percorso cui è stato possibile arrivare grazie alla sinergia tra i comuni coinvolti e alla condivisione del progetto da parte del gruppo di lavoro formato dai Comandanti: abbiamo ritenuto infatti di fondamentale importanza avviare un confronto e condividere con tutto il personale e con le organizzazioni sindacali che lo rappresentano questa iniziativa. La creazione di un Corpo unico di Polizia Municipale – ha concluso il sindaco di Montefalco – consentirà di razionalizzare le risorse e superare l'attuale frammentazione, aumentando al contempo la qualità del servizio, in termini di efficacia ed efficienza organizzativa”.

Alla fine dell'incontro il dott. Luigi Pizzi, commissario prefettizio del comune di Trevi, ha acceso una polemica tanto inaspettata quanto fuori tema con il tema della giornata: pomo della discordia la sede del comando del Corpo Forestale dello Stato, trasferita da Trevi a Campello.
A detta del prefetto Pizzi, il sindaco Pacifici avrebbe “soffiato” a Trevi il presidio del Corpo Forestale, offrendo l'uso gratuito della sede e il pagamento delle bollette a carico del comune di Campello.
Il sindaco Paolo Pacifici ha respinto nettamente l'accusa: “il comune di Campello si è offerto di ospitare la forza di polizia perché, anche a detta degli stessi esponenti del Corpo Forestale, a Trevi avevano incontrato difficoltà sia dal punto logistico che economico, annunciando l'ipotesi di un imminente trasferimento a Foligno – ha dichiarato Pacifici – Campello è stata generosa, evitando che il territorio perdesse il presidio. Inoltre è stato chiarito che il comune non avrebbe pagato le bollette legate all'uso della struttura”.
La risposta del sindaco di Campello però non è abbastanza chiarificatrice e così gli animi si scaldanofino al punto in cui il dott. Pizzi minaccia addirittura di uscire dall'Unione: “Non sono abituato ad essere preso in giro – ha affermato contrariato il prefetto – se l'atteggiamento è quello di giocare a rubarci le forze dell'ordine allora esco dall'Unione dei Comuni”.
Il presidente Donatella Tesei ha tenuto a chiarire subito che l'Unione dei Comuni era completamente all'oscuro della situazione venutasi a creare fra Campello e Trevi, rendendosi disponibile ad affrontare l'argomento durante una seduta di giunta.
Alla fine, chiarite ulteriormente le intenzioni del sindaco di Campello, i toni sono tornati normali. “Volevo far luce sulla questione – ha detto il commissario Pizzi – sono state le forze politiche di Trevi a chiedermi di mantenere il comando della Forestale a Trevi. D'altra parte, in trent'anni di carriera, ho incrementato le forze dell'ordine in ogni comune in cui sono stato, tenendo conto della storia e della tradizione del territorio”. E meno male che il compito del Commissario Prefettizio è quello dell'ordinaria amministrazione.
(MAB)