Terni

Coronavirus, vescovo Piemontese affida la città a San Valentino

Un pellegrinaggio spirituale dei ternani verso la basilica del patrono della città e dell’amore, san Valentino, nel tempo del Coronavirus, per chiedere la protezione del santo, perché con il suo sguardo benigno possa intercedere presso il Signore per liberarci dal male che ci avvolge.

Così, rappresentando l’intera comunità diocesana, il vescovo Giuseppe Piemontese si farà pellegrino verso il colle dove si trova la basilica di San Valentino, sabato 18 aprile, dove celebrerà la messa della domenica, ottava di Pasqua e della Divina Misericordia, alle ore 17, alla presenza del sindaco di Terni avv. Leonardo Latini e di pochi ministri.

A termine, dal sagrato della basilica, il vescovo impartirà la benedizione sulla città di Terni e sull’intera Diocesi con le Reliquie del patrono san Valentino.

La celebrazione e la preghiera saranno trasmesse dall’emittente televisiva Teleterni e dai canali You Toube e Facebook della Diocesi di Terni Narni Amelia.

Mentre da oltre un mese siamo tutti in quarantena – ricorda mons. Piemontese – rinchiusi nelle nostre case, avvertiamo la durezza e la sofferenza, che l’epidemia del Coronavirus ha provocato a ciascuno di noi, alle nostre famiglie e alla società.

L’isolamento, il disagio di vivere in spazi ristretti, la paura del contagio, la sofferenza per la morte di tante persone care, specie nonni, la prospettiva di un futuro economico precario o di povertà, la proibizione di partecipare alle celebrazioni liturgiche, specie alla messa domenicale, il divieto di scambiarci abbracci e altri gesti di affetto, tutto ciò unito ad altri divieti ci spinge verso considerazioni preoccupate.

La fede nel Signore ci orienta alla speranza e ad una prospettiva ottimistica. Vogliamo lasciarci illuminare dalla Parola di Dio e affidarci alla protezione dei nostri Santi, in particolare del nostro patrono san Valentino, che nei momenti difficili e di pestilenza ha fatto sentire la sua vicinanza e il suo patrocinio. Invito tutti a unirsi spiritualmente alla preghiera”.    

(foto di repertorio)