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Coronavirus, in Umbria altri 2 casi domenica. Da assessore Coletto appello a chi torna dall’estero

Due nuovi casi di Coronavirus in Umbria nella giornata di domenica 2 agosto, dopo che sabato se ne erano registrati 6.

I nuovi positivi sono residenti a Spoleto ed a Magione. Nel primo caso si tratterebbe di un contatto della giovane mamma rientrata dal mare nei giorni scorsi; diversi i tamponi effettuati sabato a familiari e conoscenti. Nel secondo caso, invece, il positivo potrebbe essere collegato ai ragazzi risultati positivi al Coronavirus a Passignano sul Trasimeno nelle ultime ore. Nessuna informazione ufficiale, però, per il momento arriva dal sindaco Giacomo Chiodini.

Coronavirus Umbria, Coletto: situazione costantemente monitorata

“Per far sì che l’Umbria continui ad essere una regione sicura va stabilito un patto di alleanza tra il singolo cittadino e le istituzioni a difesa della comunità”. Alla luce del leggero rialzo dei casi di positività al Coronavirus registrati in Umbria nelle ultime settimane, l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, spiega ai cittadini che la situazione è costantemente monitorata e che si tratta, al momento, di cluster tempestivamente individuati con piccoli numeri e per i quali sono in isolamento tutti i contatti in attesa di definizione diagnostica, per cui i numeri potrebbero aumentare.

L’assessore, evidenziando che “nel complesso non sono stati superati i 10 casi settimanali, peraltro tracciati e isolati tempestivamente dai servizi di prevenzione sanitaria”, vuole fare anche appello al senso di responsabilità di ognuno affinchè “si rispettino le misure di prevenzione”.

L’appello a chi rientra in Umbria dall’estero

Quasi tutti i casi registrati nell’ultimo periodo sono d’importazione – spiega l’assessore Ecco perché in questa fase è estremamente importante che tutti i soggetti che rientrano in Umbria da un paese estero avvertano tempestivamente i servizi sanitari.

E’ un modo questo, per proteggere se stessi, i propri conviventi, la cerchia di familiari e di amici e la comunità intera, perché se ci fosse un soggetto positivo, appena identificato si isola e si impedisce la circolazione virale e l’allargamento di un eventuale focolaio”.

Le precauzioni da adottare

“Ormai dovrebbe essere chiaro a tutti – aggiunge l’assessore – che il contagio può essere ridotto se si usano le misure di sicurezza, quindi distanziamento, uso della mascherina e lavaggio delle mani. A queste semplici misure va aggiunta la comunicazione tempestiva ai servizi di prevenzione se si rientra da un altro paese o se si ospitano persone arrivate dall’estero.

Chi ha sintomi simil influenzali dovrà adottare la precauzione di non uscire di casa e contattare telefonicamente il medico che, a sua volta, manderà a i medici delle Unità speciali di continuità assistenziali delle Aziende per una valutazione”.

Se ognuno di noi adotta queste accortezze, sarà poi cura del Servizio sanitario regionale di intervenire tempestivamente per gestire i vari casi e, se necessario, di individuare le giuste soluzioni per gli isolamenti fuori dall’abitazione abituale, proteggere i nuclei familiari. In questa fase – conclude Coletto si sta tenendo alta la guardia anche per proteggere le strutture ospedaliere e le strutture comunitarie tipo Residenze protette e le Rsa dove ci sono i pazienti più fragili”.