Anche in periodo di coronavirus le attività dell’Istituto Prosperius Tiberino continuano e si adeguano alle difficoltà create dall’emergenza con la creazione di servizi innovativi.
Oltre all’implementazione del servizio di supporto psicologico, creato insieme al Comune di Umbertide, dove l’Istituto ha messo a disposizione della comunità il suo psicologo Federico de Salvo, lo staff di riabilitazione dell’Istituto, composto dal direttore sanitario Marco Caserio, dal direttore tecnico Stefano Fiorini e dai coordinatori dei fisioterapisti Stefano Fiorucci e Massimo Nardi, ha ideato e avviato un servizio destinato a circa 40 pazienti che fruivano della riabilitazione ambulatoriale, ora temporaneamente sospeso in via precauzionale a causa del Covid-19.
Questo consiste nel continuare a seguire gli utenti con servizi da remoto: con alcuni è stato approntato il collegamento con WhatsApp, per vedere se eseguono gli esercizi in modo corretto ed inserirne alcuni nuovi; ad altri, anziani e pazienti neurologici, vengono invece dispensati piccoli consigli telefonici.
“Il monitoraggio proseguirà fino alla fine dell’emergenza ovvero fino a quando riusciremo a riaprire i servizi ambulatoriali – dice il dott. Caserio – Riscontriamo un forte apprezzamento del servizio da parte dei nostri pazienti, che non si sentono abbandonati”.
Ad oggi in Istituto sono ricoverati circa 75 pazienti, classificati come semi acuti con patologie ortopediche e neurologiche che necessitano di riabilitazione. Tutti loro non destano preoccupazione per l’infezione da Covid-19, visto che provengono da strutture sanitarie che garantiscono il loro stato di salute, comunque le procedure interne prevedono per i nuovi un periodo di osservazione in camere singole o doppie, con trattamenti riabilitativi personalizzati per almeno una settimana, allo scopo di diminuire al massimo il rischio di contagio.
“La tranquillità e la sicurezza di pazienti e dipendenti – dice l’amministratore delegato Mario Bigazzi – per noi vengono al primo posto, tanto che ci siamo adoperati affinché fossero rispettate tutte le norme previste dal Dpcm alla creazione di un triage esterno, in modo che tutti gli operatori possano dare serenamente il loro contributo in un momento come questo”. “Essere a capo di una società come Prosperius – afferma il presidente Giuseppe Barberi – anche in questo momento dimostratasi resiliente e capace di reinventare servizi in grado di apportare un valore aggiunto per il territorio, è motivo di orgoglio e soddisfazione. Voglio ribadire che siamo a disposizione di Usl Umbria 1, Comune e Protezione Civile per collaborare e contribuire a migliorare la vita delle persone che vivono nel nostro territorio”.