Alcune situazioni nel comprensorio di Orvieto sono attenzionate speciali da parte della Regione Umbria. Se nella città della Rupe il numero dei contagi è significativo (il tasso dei positivi tra gli abitanti è del 2,38%, pari a 48 casi di cui 6 decessi), pur rimanendo stabile in questi giorni, peggiore in proporzione è la situazione di alcuni comuni del circondario. A preoccupare la Regione, in particolar modo, è quanto sta avvenendo in due strutture per anziani. Una a Porano (nella foto) e una a Castel Giorgio.
“Da quello che ci risulta, le situazioni più critiche sono alla residenza ‘Non ti scordar di me’ di Castel Giorgio ed in una residenza per suore anziane” ha spiegato il direttore regionale alla sanità Claudio Dario venerdì mattina presentando il piano per la gestione delle fragilità indotte da Covid-19. Vale a dire le mosse della Regione proprio per evitare un’esplosione di casi in strutture per anziani e residenze territoriali per disabili, tossicodipendenti etc.
Nella struttura di Castel Giorgio, ha spiegato il dirigente regionale, sono presenti 44 ospiti, “tra i quali 25 negativi e 12 positivi, mentre sugli altri i test non sono ancora definitivi. Tra il personale, invece, 15 persone sono risultate negative, 13 invece positive e sono state sostituite da altre persone”.
Quanto invece alla residenza che ospita suore anziane, vale a dire la casa di riposo di San Bernardino a Porano, sono presenti 40 ospiti. “Di queste 13 sono risultate positive, 27 invece negative“, mentre una suora 91enne è morta nei giorni scorsi. Non risultano invece positività tra il personale.
I numeri dei casi positivi nei due comuni ovviamente non corrisponde a quelli forniti dal dottor Dario, in quanto il bollettino regionale indica i comuni di residenza delle persone interessate.
Quanto più in generale al territorio orvietano, il dirigente regionale ha spiegato che “stiamo attenzionando quel territorio, proprio perché ne appare meritevole: dal punto di vista epidemiologico abbiamo colto alcuni segnali che necessitano di grande attenzione”.
Alle ore 8 del 3 aprile, questi sono i dati per ogni comune del comprensorio orvietano:
A Porano la comunità locale si è stretta subito attorno alle proprie suore. E’ stata infatti organizzata una raccolta fondi in tempi record che in poco più di 24 ore ha permesso di raccogliere quasi 4mila euro. I soldi serviranno all’acquisto di dispositivi di protezione individuale tipo kit bek2 per protezione da epidemie e catastrofi certificati EN14126, a favore del personale che quotidianamente opera all’interno della Casa di San Bernardino delle Suore Francescane di Maria di Porano.
La raccolta, promossa dalla Giunta Municipale e condotta magistralmente dal Gruppo Volontari “Porano nel Cuore”, e supervisionata costantemente dal vicesindaco di Porano, ha portato ad accumulare in poco più di 24 h la somma di 3.760 euro.
“Il risultato – evidenziano dall’amministrazione comunale – denota ancora una volta la generosità dei poranesi e la determinazione nel fare squadra di fronte alle difficoltà. La casa delle Suore di Porano è parte integrante della città e come tale va difesa, protetta e tutelata insieme a tutte le componenti umane che ne costituiscono la quotidianità. Nelle prossime ore verranno trasparentemente pubblicati tutti gli atti contabili relativi alla raccolta.
Corre l’obbligo, pur nella segretezza della donazione, di ringraziare nell’ordine: i cittadini poranesi; l’ASD Poranum; il Comitato Festeggiamenti Castel Rubello; il Comitato Festeggiamenti San Bernardino; l’Associazione dei Carri; alcuni cittadini di Orvieto, di Orvieto Scalo e di Colonnetta di Prodo; i volontari di “Porano nel Cuore”.
Si è certi che l’iniziativa sarà utile al contenimento del rischio di contagio da covid-19 e per “donare” un pizzico di tranquillità alle nostre Suore preoccupate per il personale che opera presso la loro struttura”.