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Coronavirus, scuole e Università chiuse fino a metà marzo: prima serve parere tecnico | Aggiornamenti

La chiusura delle scuole e delle Università di tutta Italia sarà decisa soltanto nelle prossime ore. Il Governo ha infatti chiesto un approfondimento al comitato tecnico-scientifico. E’ quanto comunica il ministro Lucia Azzolina dopo la notizia diffusa dalle agenzie di stampa nazionali della chiusura fino a metà marzo in tutta Italia.

Dunque nessuna certezza al momento sul provvedimento, anche se SkyTg24 ribadisce che la notizia della chiusura è trapelata da Palazzo Chigi.

(aggiornamento alle 14.30)


La Regione Umbria chiude per 10 giorni i Dipartimenti Agraria e Veterinaria dell’Università degli studi di Perugia. L’ordinanza firmata dalla governatrice Donatella Tesei arriva però poco prima dalla decisione del Governo Conte di chiudere tutte le scuole e Università in Italia, fino al 15 marzo.

La decisione è stata presa dal Consiglio dei Ministri nel primissimo pomeriggio di mercoledì. Il provvedimento dovrebbe scattare da domani. Ad anticipare la notizia, in attesa della comunicazione ufficiale del Governo, è l’Ansa.

L’ordinanza della Regione Umbria

Intanto la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, come anticipato già nella serata di ieri, mercoledì mattina ha firmato l’ordinanza con ulteriori misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza Coronavirus. L’atto prevede “l’immediata sospensione precauzionale di tutte le attività didattiche (lezioni, tutorati, esercitazioni in aula e in laboratorio, esami, sedute di laurea) del Dipartimento di Scienze Agrarie, alimentari e ambientali e del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli studi di Perugia, al fine di favorire lo svolgimento delle operazioni di bonifica e igienizzazione“. Queste misure avranno una validità di dieci giorni a partire dalla pubblicazione dell’ordinanza, avvenuta in data odierna.

Per gli stessi Dipartimenti l’ordinanza prevede inoltre “la sospensione dei servizi di ricevimento, delle attività di front-office delle segreterie studenti presso i Dipartimenti medesimi e di ogni manifestazione o iniziativa all’interno degli spazi dipartimentali”.

Misure per gli ospedali, sospesi congedi a medici e tecnici

Altri punti dell’ordinanza riguardano la limitazione dell’accesso dei visitatori alle aree di degenza, da parte delle direzioni sanitarie ospedaliere; la rigorosa limitazione dell’accesso dei visitatori agli ospiti delle residenze sanitarie assistenziali per non autosufficienti; la sospensione dei congedi ordinari del personale sanitario e tecnico, nonché del personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi costituite a livello regionale; di privilegiare, nello svolgimento di incontri o riunioni, le modalità di collegamento da remoto con particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie, servizi di pubblica utilità e coordinamenti attivati nell’ambito dell’emergenza COVID-19.

Le misure previste dall’ordinanza sono state decise in accordo con la Prefettura di Perugia e sentito il Ministero degli affari regionali, di concerto con il Ministero della Salute ed il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, e con il Rettore dell’Università degli studi di Perugia, dopo che è stato riscontrato il caso di positività di una persona del Dipartimento di Scienze Agrarie.

Coletto: “5200 mascherine per le Usl e aziende ospedaliere

Sono 5.200 i dispositivi di protezione individuale che la Regione Umbria destinerà alle Aziende USL e alle Aziende Ospedaliere del territorio regionale: la comunicazione arriva dall’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto – informando che “le mascherine verranno distribuite alle aziende sanitarie già nella giornata di oggi”.

Il piano di distribuzione stabilito dalla Task Force regionale – spiega Coletto – prevede che vengano destinati 700 dispositivi a ciascuna azienda Usl e ospedaliera, per un totale di 2.800, mentre altri 1.000 ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e ai medici di continuità assistenziale”.

Le restanti 1.400 unità – informa l’assessore – sono trattenute dal Centro operativo regionale di Protezione civile di Foligno. Di queste all’incirca 900 saranno distribuite successivamente alle Aziende Sanitarie, in base alle necessità, 500 sono destinate alla Protezione Civile stessa per essere utilizzate anche dal volontariato per le attività specifiche di protezione civile”.

La distribuzione delle mascherine agli operatori sanitari verrà effettuata in osservanza delle indicazioni del Ministero della Salute e delle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Esprimendo apprezzamento “per il lavoro che stanno svolgendo i medici e tutte le professionalità sanitarie nel gestire con grande impegno questa fase legata all’emergenza coronavirus”, l’assessore Coletto sottolinea che “la Regione sta facendo tutto ciò che è di sua competenza per far sì che sia garantita la sicurezza del personale sanitario e di tutti i medici che, in questo momento, sono impegnati sul territorio per garantire la migliore assistenza ai cittadini”.