Di fronte all’emergenza Coronavirus riaprire immediatamente l’ufficio postale di Gaifana a Nocera Umbra. E’ quanto si intima a Poste Italiane con una lettera firmata dal presidente dell’Università degli Uomini Boschetto Gaifana Colsantangelo, Nicola Valentini, e dal legale incaricato di seguire la vicenda.
Nella missiva (indirizzata anche all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), al Ministero dell’Economia, al prefetto di Perugia ed ai sindaci del comprensorio, si ricorda che Gaifana è località rurale e montana, con difficoltà sul piano dell’accessibilità alla rete degli altri uffici postali.
Tanto più di fronte all’emergenza Coronavirus, che impone di limitare gli spostamenti. D’altro canto, anche nell’ultimo decreto del Governo si ribadisce che quello postale rientra tra i servizi indispensabili, che devono continuare ad essere assicurati alla cittadinanza, in condizioni di sicurezza per gli utenti e per i dipendenti degli uffici.
La chiusura dell’ufficio obbliga i residenti a Gaifana, soprattutto i pensionati, a spostarsi in altre località, con disagi e rischi. Una scelta, quella di chiudere l’ufficio, che quindi appare in palese contrasto con i Dpcm emanati per contrastare la diffusione del Covid-19.
Tra l’altro – si sottolinea – il Tar dell’Umbria già nel 2017 aveva censurato la condotta di Poste Italiane, proprio in ragione del fatto che Gaifana si trova in una zona montana e rurale. Da qui la decisione del giudice amministrativo di annullare la chiusura in alcuni giorni.
Né vale oggi – evidenziano Valentini ed il legale incaricato di seguire la vicenda – le argomentazioni con cui Poste Italiane giustifica la chiusura con l’emergenza Coronavirus. Proprio perché tale scelta finisce anzi per aumentare gli spostamenti e quindi i possibili rischi di contagio.
Da qui la richiesta di immediata apertura dell’ufficio postale di Gaifana, almeno in alcuni giorni della settimana, come disposto peraltro per altri uffici.