Sanificazione in corso nella filiale di banca a Spoleto dove lavora una dipendente che è stata trovata positiva al Coronavirus. Il personale, protetto con tuta, guanti e mascherine, sta effettuando la pulizia di tutti gli uffici, utilizzando ipoclorito di sodio.
La filiale potrà essere riaperta, in tutta sicurezza viene assicurato, il 6 aprile. Nel frattempo la clientela può servirsi nelle altre filiali cittadine, secondo le indicazioni affisse sulla porta d’ingresso.
La dipendente ha accusato una leggera febbre nei giorni scorsi ed è restata subito a casa, chiedendo che le venisse fatto il tampone. Il risultato ha confermato che era stata infettata dal Covid-19.
Una decina i colleghi della filiale, che sono stati messi in isolamento cautelativo domiciliare, potendo continuare a lavorare in modalità smart. Si tratta del primo caso di contagio in Umbria nell’istituto di credito, dove il personale è stato dotato di mascherine ed altri dispositivi di protezione individuale.
Altre sanificazioni, ma questa volta a scopo preventivo, sono state effettuate nelle filiali del comprensorio folignate potenzialmente utilizzate da clienti provenienti da Pozzo di Gualdo Cattaneo, la “zona rossa” umbra per l’elevato caso di contagi.
In tutti i decreti del Governo i servizi bancari sono considerati tra le attività indispensabili e quindi le filiali delle banche non vengono chiuse al pubblico, pur con limitazioni negli orari e nel numero di dipendenti al lavoro. Ciascun istituto ha siglato accordi con le rappresentanze sindacali.
In base all’ultimo protocollo siglato tra i sindacati dei bancari e l’Abi (l’Associazione delle banche italiane), i clienti possono accedere in filiale solo su appuntamento telefonico e per operazioni indispensabili e non rinviabili. Presentarsi senza un valido motivo costituisce reato punibile con pesanti sanzioni pecuniarie e penali.