Le mafie potrebbero approfittare anche in Umbria dell’emergenza provocata dal Coronavirus. A lanciare l’allarme è la consigliera regionale del Pd, Donatella Porzi. Che invita le istituzioni regionali e locali e le forze politiche, “a fare ancor più fronte comune” contro la criminalità organizzata e mafiosa che “potrebbe cogliere l’occasione dell’emergenza per far diventare ancora più insidiosa la propria azione”. Secondo Porzi è necessario “togliere spazio vitale alle mafie dimostrando che lo Stato e le istituzioni agiscono con tempestività, trasparenza ed efficacia, utilizzando tutti quegli strumenti di sostegno per le fasce sociali più deboli e per le imprese in difficoltà”.
Porzi ricorda che “dalle istituzioni deputate alla prevenzione e al contrasto della criminalità organizzata si stanno alzando allarmi e indicazioni in tal senso. Dal Dipartimento di Pubblica sicurezza diretto da Franco Gabrielli, al Procuratore antimafia Federico Cafiero De Raho, al procuratore capo di Catanzaro Gratteri. Tutti sollecitano di alzare la guardia e prevedere azioni efficaci, appropriate e tempestive, con fondi a pronta disponibilità, per sostenere i più deboli contro un nemico che ha la capacità di nascondersi nelle pieghe delle attività economiche e sociali, anche in regioni che hanno un livello di legalità alto come la nostra. In questo senso – aggiunge – le istituzioni dovrebbero garantire tali fondi di sostegno con accordi specifici e settoriali con le banche. Le mafie sono un nemico che – aggiunge Porzi -, con l’opportunismo che tutti gli esperti gli riconoscono, potrebbe sfruttare la situazione emergenziale a suo favore, per allargare e consolidare la sua azione, se lo Stato non si fa sentire capillarmente in ogni sua azione”.
“Occorre dunque – prosegue la consigliera del Pd – che tutte le istituzioni, e quella regionale in primis, agiscano con efficacia, trasparenza e tempestività, per utilizzare tutti quegli strumenti di sostegno per le fasce sociali più deboli e per le imprese in difficoltà in questo momento. È necessario togliere spazio vitale alle mafie dimostrando che lo Stato e le istituzioni agiscono con tempestività, trasparenza e forza. È indispensabile che la criminalità organizzata comprenda chiaramente che la nostra Umbria non è terreno di conquista, neanche in un momento come questo in cui è più debole. Questo compito – conclude Porzi – spetta alle istituzioni e a ciascuno di noi che le rappresentiamo, in primo luogo a chi ne ha la responsabilità primaria e a cui come forza di minoranza non faremo mai venir meno il nostro contributo su questo piano di impegno”.