Spoleto

Coronavirus, oggi il sit in di protesta dei lavoratori dello spettacolo spoletini

Davanti ad un cartello con la frase del famoso drammaturgo, attore, saggista e regista teatrale francese Antonin Artaud, “La Cultura deve avere la stessa evidenza della Fame”, i lavoratori dello spettacolo spoletini, legati al Festival dei Due Mondi ma anche a compagnie nazionali di teatro o a grandi artisti e gruppi musicali internazionali, si sono ritrovati per dare luogo ad un sit in di protesta per la drammatica situazione venuta a crearsi dopo il lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19.

Un’azione, che si è tenuta all’esterno del tempio dello spettacolo spoletino, il Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, che ha l’obiettivo di attirare l’attenzione di media, istituzioni e opinione pubblica sulla situazione di migliaia di attori, danzatori, tecnici, macchinisti, operatori culturali, che da tre mesi sono rimasti senza lavoro e senza garanzie. Anche in altre città italiane si sono svolte mobilitazioni analoghe.

Il tema fondamentale dei lavoratori spoletini rimane quello già rappresentato nei giorni scorsi in una dettagliata lettera inviata alle istituzioni, affinchè per quest’anno si faccia il possibile per aumentare i giorni lavorativi dedicati al Festival, che nel frattempo ha comunque confermato gli spettacoli del weekend di fine agosto.

C’è ancora tempo e una buona probabilità di poter organizzare almeno un secondo fine settimana portando così l’impegno complessivo dei lavoratori ad almeno una 20ina di giorni in totale.

E’ qualcosa che si può fare, anche sapendo che molte altre realtà similari, come il Rossini Opera Festival e lo Sferisterio di Macerata, hanno confermato i loro impegni in programma, seppure con i dovuti aggiustamenti per rispettare le regole di sanità pubblica e distanziamento sociale.