“I cani e i gatti non trasmettono il virus“. Con questo slogan l’assessorato comunale di Terni al benessere animale lancia una campagna (qui il manifesto) insieme all’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Terni, alla Usl Umbria 2 Servizio Sanitario Regionale, al canile comunale di Colleluna e al canile-rifugio di Monte Argento.
L’appello a tutti coloro che hanno un animale domestico è dunque di non considerarlo come un potenziale veicolo di trasmissione del virus, di usare comunque tutte le normali precauzioni igieniche e soprattutto di non evitare cani e gatti in questo periodo e tanto meno di non abbandonarli.
“In una fase di emergenza sanitaria come quella che stiamo vivendo – dicono il presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari Provinciali Danilo Serva, il responsabile del servizio di sanità animale della Usl Umbria 2 Roberto Giannelli e l’assessore comunale al benessere animale Cristiano Ceccotti – è fondamentale la collaborazione interistituzionale, tra gli Ordini Professionali e gli Enti che hanno la responsabilità di garantire ai cittadini servizi, non solo nell’operatività quotidiana con il coinvolgimento dei professionisti della sanità, ma anche nella comunicazione istituzionale verso i citttadini. Una comunicazione che deve essere univoca e fondata solo su evidenze scientifiche”.
Per questo l’Ordine dei Veterinari, insieme alla Usl Umbria 2 e all’assessorato al benessere animale ribadisce che: “Non esiste alcuna evidenza che gli animali domestici giochino un ruolo nella diffusione del Covid-19. Il virus riconosce, invece, nel contagio interumano la via principale di trasmissione. L’uomo è infatti il serbatoio di infezione“.
“Tuttavia, poiché la sorveglianza veterinaria e gli studi sperimentali suggeriscono che gli animali domestici possano, occasionalmente, essere suscettibili a SARS-CoV-2, è importante proteggere gli animali di pazienti affetti da COVID-19, limitando la loro esposizione”.
Si tratta di considerazioni ricavate da comunicazioni del Direttore del Dipartimento Sicurezza Alimentare, Nutrizione e Sanità Pubblica Veterinaria dell’ISS che conferma dunque come non esiste alla data attuale un rischio legato alla trasmissione del virus da animale a uomo, mentre risulta invece più plausibile la trasmissione dello stesso dall’uomo all’animale.
E’ buona prassi precauzionale evitare l’esposizione degli animali da compagnia alle persone ammalate, alzando comunque il livello dell’igiene, a protezione anche dei cani e dei gatti di casa. Vanno protetti dall’esposizione al virus SARS CoV-2 esattamente come le persone, ed è sufficiente l’adozione delle normali norme igieniche.
Per quello che riguarda la possibile presenza “passiva” del virus sul pelo e zampe, va detto che la sua vitalità nell’ambiente e quindi la sua carica infettante, è molto bassa. Comunque per evitare ogni rischio, può essere utile al rientro in casa, da eventuali passeggiate all’esterno, lavare le zampe con detergenti (acqua e sapone).
L’ ingiustificato ricorso ad operazioni continue ed esagerate di disinfezione degli animali, rischia di essere più dannosi per l’animale rispetto al SARS-CoV-2.
La presenza di un animale in casa può considerarsi fonte di arricchimento interiore ed una grande opportunità per tutta la famiglia, sia da un punto di vista educativo che sociale, soprattutto in questo momento di disagio e difficoltà.
Si ricorda che l’ingiustificato l’allontanamento di animali domestici dalle abitazioni dei proprietari è un reato perseguibile ai sensi dell’art. 727 del codice penale.
I proprietari, che avessero difficoltà nella gestione dei propri animali, perché impossibilitati ad uscire dalla propria abitazione (anche a causa del covid-19), possono rivolgersi alla protezione civile e ai servizi veterinari della ASL.
Ai seguenti link è possibile informarsi su:
– un decalogo sulle attuali conoscenze e valutazioni relative al tema COVID-19 e animali pubblicato da ANMVI (associazione nazionale medici veterinari italiani):
– attività medico-veterinarie in libera professione:
indicazioni per le sole prestazioni medico-veterinarie necessarie
I proprietari di animali per emergenze possono sempre contare su professionisti per le opportune prestazioni veterinarie. Per quanto riguarda i Medici Veterinari libero professionisti: le prestazioni sanitarie in regime di libera professione continueranno ad essere regolate dalle disposizioni vigenti e dettate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il contenimento dei contagi. Per emergenze, i proprietari di animali possono ricorrere sempre alle prestazioni del proprio medico veterinario di fiducia, che darà i giusti consigli anche per una corretta gestione dell’animale nell’emergenza.
Allo stesso modo i Dirigenti Medici Veterinari impiegati nelle Aziende Sanitarie Locali e degli Istituti zooprofilattici, non interrompono le loro attività di prevenzione lungo la filiera agrozootecnica ed alimentare; il Ministero della Salute, in materia di Sicurezza Alimentare e di Sanità Pubblica, ha individuato attività indifferibili che devono essere garantite soprattutto durante questa emergenza sanitaria: quali controlli ispettivi sull’igiene alimentare sull’import-export, nel corso di macellazioni ordinarie e straordinarie, sulla movimentazione animale, sul benessere animale, per allerte e tossinfezioni alimentari, etc…