Perugia

Coronavirus: le regole per bar, pub, ristoranti, palestre, piscine | A Perugia sopralluoghi dei vigili

Scattati anche a Perugia i nuovi divieti e le restrizioni per arginare il Coronavirus. Misure contenute nel nuovo decreto del Governo e in vigore su tutto il territorio nazionale fino al 3 aprile.

Questa mattina (domenica) si è riunito il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile (COC) alla presenza del sindaco Andrea Romizi, dell’assessore alla sicurezza Luca Merli, del responsabile della Protezione Civile Leonardo Naldini e Roberto Chiesa, del comandante e vice comandante di polizia locale, Nicoletta Caponi e Antonella Vitali e del responsabile del Servizio alle Imprese, Roberto Ciccarelli per una prima valutazione e interventi urgenti da adottare.

I controlli della polizia locale

La polizia locale è già impegnata nei sopralluoghi presso gli esercizi commerciali, le attività di ristorazione e i bar del comune di Perugia per il rispetto delle prescrizioni imposte dal decreto DCPM 8 marzo 2020 per queste specifiche categorie: misure contenitive del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Si comunica che la mancata ottemperanza all’obbligo del rispetto della distanza di sicurezza è punita con la sanzione della sospensione dell’attività nonché con la denuncia penale per la violazione dell’articolo 650 del Codice Penale.

Sono impegnati sul territorio anche la protezione civile del Gruppo comunale Perusia che insieme al sindaco Romizi e all’assessore Merli sono partiti in mattinata per controlli sul territorio comunale.

Stop manifestazioni

Su tutto il territorio nazionale, compresa la città di Perugia, sono sospese manifestazioni, eventi, speciali di qualsiasi natura inclusi cinema e teatri e tutti gli eventi in luogo pubblico e privato.

Si allenano i Grifoni e i Block Devils, ma a porte chiuse

Vietate le manifestazioni sportive di ogni ordine e grado. Resta consentito lo svolgimento delle sedute di allenamento degli atleti agonisti solo a porte chiuse o all’aperto senza pubblico.

Le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad affrontare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano.

Palestre sì, ma a un metri di distanza

Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolti all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un 1 metro.

Chiusi musei e biblioteche

Si ricorda la chiusura dei musei, delle biblioteche e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice dei beni culturali e la sospensione di ogni ordine grado delle scuole e università fino al 15 marzo 2020 mentre vengono sospese le cerimonie civili e religiose ivi comprese quelle funebri.

Limitare gli spostamenti

Si raccomanda di limitare, ove possibile, gli spostamenti delle persone fisiche ai casi strettamente necessari.

Le disposizioni del decreto producono effetti fino al 3 aprile 2020 e sostituiscono ogni altro provvedimento precedente.