Esonerare il personale della polizia provinciale di Perugia dal compiere attività di controlli per il rispetto delle normative anti Coronavirus. Perché non è un compito attribuito alle Province e perché il personale dell’Ente non percepisce conseguentemente una indennità in tal senso.
E’ quanto chiede il consigliere provinciale Marcello Rigucci, in una lettera indirizzata, oltre che al presidente della Provincia di Perugia Luciano Bacchetta, al consigliere delegato per la polizia provinciale, al dirigente ed al prefetto di Perugia.
Rigucci ricorda che la circolare del ministero dell’Interno chiarisce che ai controlli per l’emergenza Covid-19 viene richiama la polizia municipale in aggiunta alle forze di polizia. Concetto ribadito anche nella direttiva del 13 marzo e del 26 marzo. In quest’ultima si affida alle Regioni ed ai Comunila gestione dei “procedimenti sanzionatori“, non richiamando mai le Province.
“Le Province ed il suo personale – spiega quindi Rigucci – non sono competenti, perché non richiamati, a svolgere tali servizi ed a gestire i procedimenti sanzionatori ad essi relativi“.
E comunque Rigucci ricorda che il personale di polizia provinciale non ha la qualifica di agente di pubblica sicurezza, come stabilito anche dalla Corte di Appello di Perugia.
Tra l’altro, prosegue il consigliere provinciale, solo alla polizia municipale è riconosciuta un’infermità da causa di servizio (equo indennizzo). “Tale disparità di trattamento tra appartenenti alle diverse polizie locali – evidenzia Rigucci – è rapportato ai diversi compiti e qualifiche rivestite, confermando quindi, che all’assenza della qualifica di P.S. in capo al personale delle Province, essendo implicitamente riconosciuto il fatto che esso debba essere esposto a meno rischi delle Polizie locali dei Comuni avendo una tutela previdenziale ed assicurativa di molto affievolita“.
Pertanto “il personale delle Provincia non può essere esposto a rischio di contaminazione ex Covid-19 in quanto non coperto da garanzie assicurative come invece gli altri corpi di polizia in possesso della qualifica di p.s. ex lege, fattispecie che ricadrebbe nella responsabilità penale, civile ed amministrativa del datore di lavoro e dell’autorità che ne ha disposto l’impiego“.
Per Rigucci il personale di polizia provinciale viene esposto al livello di rischio 3 (occupazione a rischio di esposizione medio) mentre, in assenza di qualifica di p.s., dovrebbe essere esposto al livello 4 (basso) proprio degli impiegati di ufficio.
Il consigliere Marcello Rigucci diffida quindi la Provincia di Perugia dal continuare a far svolgere controlli anti Covid-19 al personale di polizia provinciale. E di presentare tempestivamente la valutazione del rischio, fornendo al personale i dispositivi di protezione individuale, attivandosi presso l’Inal per la copertura assicurativa del rischio per tutti i dipendenti dell’Ente.