“Le bugie hanno le gambe corte e soprattutto tolgono la serenità!“. Il prete di Ponte Valleceppi, multato per il mancato rispetto delle norme di sicurezza anti Coronavirus durante la celebrazione della messa nella Domenica delle Palme, difende la correttezza della cerimonia incriminata e se la prende con quelle persone “che danno fiato alla bocca senza sapere quello che dicono“.
IL VIDEO DELLA MESSA “MULTATA”
Un caso simile a quello della parrocchia di Ammeto a Marsciano, che ha portato il sindaco Francesca Mele a decretare la quarantena per tutte le 14 persone che si trovavano nella chiesa al momento della celebrazione.
Il sacerdote di Ponte Valleceppi dà la sua versione della cerimonia religiosa, che si è conclusa con l’arrivo della polizia e appunto la multa per il mancato rispetto delle norme di sicurezza per contrastare il contagio da Covid-19.
“Desidero chiarire definitivamente – scrive il sacerdote sulla pagina Facebook dell’Unità pastorale 22 di Ponte Valleceppi – quello che è successo la Domenica delle Palme (5 aprile 2020). La S. Messa è stata celebrata in video diretta alle ore 11 a porte chiuse e con la presenza di 10- 11 persone me compreso. C’erano coloro che hanno reso possibile la ripresa video, due lettori chiamati a servire all’altare e quelle poche persone che stavano in fondo alla chiesa a debita distanza l’uno dall’altro. La S. Messa è terminata verso le 12 (vedere video pubblicato). Le palme erano state benedette da me il giorno prima nel salone parrocchiale a porte chiuse. Ebbene, dopo la Messa sono state aperte le porte della Chiesa per permettere alle persone di entrare e venire a pregare singolarmente. Nel frattempo due poliziotti sono entrati alle 12,20 e avendo visto diverse persone sulla piazza hanno pensato probabilmente che tutte queste persone avessero partecipato alla S. Messa ma non è assolutamente così. Ripeto: eravamo in 10 – 11 persone chiuse in chiesa per la Messa e chi pensa diversamente è un bugiardo! Questo è tutto!“.
La replica alle critiche
Il sacerdote replica alle critiche, che però non sono mancate anche nei commenti del post: “Mi dispiace che ci siano persone che danno fiato alla bocca senza sapere quello che dicono e hanno perfino il coraggio di dire che eravamo in torto rispetto alle norme da me conosciute meglio di loro. In ogni caso auguro a tutti una Settimana Santa e chi sparla sui social rifletta attentamente su quello che pubblica! Le bugie hanno le gambe corte e soprattutto tolgono la serenità!“.
Le regole per le messe
Il sacerdote ricorda poi le regole per poter celebrare le funzioni religiose in questi giorni: “Tengo ancora a precisare che le Chiese devono restare aperte durante il giorno secondo le indicazioni ricevute dalla Conferenza Episcopale Umbra per permettere a chiunque di poter entrare in Chiesa e pregare. La Messa viene celebrata a porte chiuse con la eventuale presenza di pochissime persone per il servizio all’altare. Queste sono le regole che continuerò a rispettare e che tutti noi sacerdoti stiamo rispettando“.
Il verbale della polizia
Per il prete di Ponte Valleceppi c’è stato un errore nella stesura del verbale di polizia: “Ho firmato un verbale nel quale il poliziotto di domenica 5 aprile ha scritto che non sapevo che la Messa andava celebrata a porte chiuse. In realtà si è confuso pensando che quelle persone sulla piazza erano in chiesa ma non è così“.
Nuovo appuntamento “virtuale”
Il sacerdote dà quindi appuntamento virtuale per la messa di Pasqua (domenica 11 aprile ore 11), il cui video sarà presente sulla pagina Facebook dell’Unità pastorale 22. E che sarà celebrata alla presenza di 4 persone in chiesa, ma a porte chiuse.
“Vi perdono di cuore”
“Perdono di cuore – conclude il suo intervento il sacerdote – le persone che hanno fatto girare notizie del tutto infondate su quello che è accaduto e le invito a confessarsi quanto prima per ritrovare la pace e la gioia del giorno di Pasqua… io sono disponibile per questo meraviglioso sacramento… Pace e Bene!“.