Tamponi ai dipendenti, chiusura dei servizi non essenziali dell’ospedale e sanificazione dei locali. Queste le misure contro il Coronavirus a tutela dei dipendenti dell’ospedale chieste dalla Rsu. La Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) ha incontrato questa mattina il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera, Antonio Onnis, e il direttore sanitario Simona Bianchi.
I tamponi
A seguito della riunione il coordinatore della Rsu Claudio Capanni ha avanzato delle misure e delle proposte per arginare il diffondersi del virus Covid-19 nell’azienda.
“Chiediamo – ha annunciato Capanni – che vengano eseguiti tamponi ai dipendenti, al fine di prevenire eventuali contagi e così da restituire, in caso di esito negativo, serenità e tranquillità; diversamente si tratta valutare l’ipotesi di organizzare e offrire ai soggetti sospettati di essere venuti a contatto con persone già contagiate, una domiciliazione ospedaliera ai dipendenti, almeno per la quarantena dei quattro giorni prevista, così da prevenire potenziali contagi verso le rispettive famiglie”.
Chiudere i servizi non essenziali
“È necessario – aggiunge Capanni – valutare la possibilità della chiusura totale dei servizi non essenziali all’utenza, assicurando solo l’emergenza o, in alternativa, una stretta sugli accessi, fornendo il personale preposto di termometri laser per la rilevazione istantanea della temperatura corporea. Chiediamo, inoltre, di conoscere la linea che la Direzione intenderà adottare in materia di legge 104 e Congedo parentale”.
Sanificazione di parcheggi e locali
Tra le proposte avanzate dalla Rsu c’è poi quella di una sanificazione dei parcheggi ancora non trattati e una sanificazione quotidiana degli spogliatoi, delle officine e degli uffici e, contemporaneamente, di fornire gli stessi di prodotti igienizzanti.
Il trasporto delle salme
“Vogliamo, infine – conclude Capanni – conoscere le procedure previste per il trasporto delle salme con Covid 19, in relazione al percorso che devono effettuare dalla struttura dove avviene il decesso sino all’obitorio”.
I casi trattati in ospedale
Sono tre le persone ricoverate a Perugia con Coronavirus che non ce l’hanno fatta. Attualmente i ricoveri in ospedale sono 73, di cui 13 in Terapia intensiva.