Anche i commercianti di Foligno scendono in piazza. La mobilitazione è partita dai social e si prepara domani, alle 18, in piazza della Repubblica. A muoverla un comitato spontaneo.
“Il mondo dell’artigianato e della ristorazione, così come le palestre, le piscine, i centri sportivi e le attività inerenti turismo e cultura si sono distinti in questi mesi per la massima collaborazione nel rispetto delle linee guida attenendosi rigorosamente alle misure di sicurezza atte a garantire la salute dei cittadini. Le chiusure e le restrizioni imposte dal Dpcm dello scorso 24 Ottobre – dicono – di cui si fatica a comprenderne la logica denotano, oltre ad una una scarsa capacità di modulare le risposte distinguendo tra diversi territori, una mancanza di dialogo e di fiducia nei confronti di tutti rappresentanti delle attività interessate dal decreto stesso.A ciò si aggiunge un’evidente disparità di trattamento, individuando alcune categorie come obiettivi facili di restrizioni inefficaci e tutelandone al contempo altre“.
“Oltre a produrre scarsi risultati sul piano del contenimento del virus, si stanno condannando le suddette categorie a restrizioni insostenibili che porteranno inevitabilmente alla chiusura di molti esercizi.In questo momento di crisi vogliamo mantenere una condizione attiva e propositiva e abbiamo bisogno di fiducia e di speranza per il futuro più che di provvedimenti coercitivi. A fronte di ciò chiediamo che vengano riviste le disposizioni contenute nell’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio, dandoci ancora la possibilità di lavorare nel pieno rispetto delle regole anticovid, come abbiamo sempre fatto negli scorsi mesi. Non vogliamo elemosine di stato ma lavoro!Ci auguriamo comunque che, nella misura in cui ciò non fosse possibile, gli interventi di risarcimento annunciati siano effettivamente commisurati all’impatto provocato dalle nuove restrizioni e che soprattutto siano erogati in tempi rapidi.
“Ci teniamo a insistere sul fatto che la manifestazione di venerdì è APOLITICA, APARTITICA, TRASVERSALE E NON VIOLENTA. Essa vuole chiamare a raccolta tutti i rappresentanti delle categorie sopracitate, i loro dipendenti e qualsiasi cittadino che si senta di sostenere la nostra causa, ma senza bandiere né simboli politici. Non accetteremo in nessun caso il ricorso alla violenza, fisica e verbale, né strumentalizzazioni di alcun tipo.
Il tutto avverrà nel rispetto delle regole anticovid (mascherina e distanziamento sociale)“.