Con un buon rimbalzo, che sul listino di Milano ha portato a guadagnare oggi l’1,56% chiudendo a quota 30,00, il titolo Brunello Cucinelli Spa chiude la settimana terribile a Piazza Affari, legata all’emergenza Coronavirus che ha affondato le Borse europee con l’arrivo del virus nel Vecchio Continente ed in altre aree del mondo al di fuori della Cina, dove ha avuto origine il focolaio.
Il titolo della maison di Solomeo (al pari di altri marchi del lusso) ha perso in questa settimana di quotazioni 2 euro sul valore di listino, passano da 32,00 a 30,00. Una caduta avviata mercoledì 19 febbraio, quando il titolo Cucinelli era quotato 34,90. Poi gli scivoloni nelle giornate nere di lunedì e soprattutto martedì (quando il titolo è piombato a 30,44), la lieve risalita di mercoledì a 30,88, e il nuovo pesante tonfo nella giornata di giovedì, quando ha chiuso a 29,54. Con il titolo che venerdì mattina, alla riapertura delle contrattazioni, era quotato 28,50.
Il rimbalzo di oggi (venerdì) del titolo Brunello Cucinelli è importante in considerazione della pesante flessione del listino di Milano (Ftse Mib a -3,58%), trascinato al ribasso, come le altre Borse europee, dalla flessione di Wall Street (il Dow Jones è arrivato a perdere fino al 4%, per poi contenere le perdita al 2% in concomitanza con la chiusura delle contrattazioni in Europa).
Un rimbalzo, quello del titolo Brunello Cucinelli Spa, che arriva all’indomani dell’allarme lanciato da Goldman Sachs sulle previsioni di profitto per il 2020 per le aziende dell’Euro Stoxx 600.
Quella che si è appena conclusa, a causa del Coronavirus, è la peggior settimana dalla crisi finanziaria del 2008 dopo il crollo di Lehman Brothers, con 5 trilioni di capitalizzazioni bruciati in tutto il mondo.
Gli analisti di Teleborsa evidenziano un rallentamento del trend di Brunello Cucinelli Spa (titolo che pure aveva dimostrato una certa stabilità) rispetto al Ftse Mib, con possibili nuove vendite da parte degli investitori ed un obiettivo minimo sotto quota 28 (27,95).
L’imprenditore-filosofo di Solomeo, che proprio all’inizio della pandemia Coronavirus in Cina aveva inviato un messaggio di solidarietà al popolo cinese (attraverso una lettera ad un ideale amico della terra del Dragone) mostra di non temere, in ogni senso, gli effetti del virus.
In una lettera inviata al Corriere della Sera online, citando Paracelso Cucinelli avverte: “Vediamo qualcosa che un po’ ci preoccupa, ma questo qualcosa, da solo, non costituisce l’interno Creato”.
Cucinelli ricorda che “nella bella Shanghai, in diverse città cinesi, la gente comincia a tornare per le strade; quanto caiuusò timore solo un mese fa ha già iniziato il declino, il senso positivo della persona umana prevale, le preoccupazioni scivolano via, torna la vita di sempre“.
E guardando al resto del mondo dove il Coronavirus si sta espandendo, Cucinelli invita ad avere fiducia: “Personalmente rimando certo che una naturale preoccupazione è ben diversa da un’insidiosa apprensione. La prima è umana, la seconda non so. Gli scienziati in diverse parti del mondo concordano, hanno accertato la misura governabile del virus, si sono espressi in tal senso alcuni dei più grandi di essi“. E ancora: “I governi dei diversi paesi hanno saputo provvedere con proprietà e autorità in accordo tra loro. Perché – si chiede – dovremmo aver paura?“. Concludendo: “Siamo ad un passo dal saper gestire quanto è temuto forse più del reale“.
Brunello Cucinelli parla poi degli effetti economici del Coronavirus, citando i “Capricci” di Goya. Ed evidenziando la differenza con la crisi economica del 2008. “Quanto accade oggi – chiarisce – non ha nulla in comune con quella crisi, perché fino a un mese fa l’economia mondiale andava bene, e perché quella crisi fu strutturale, mentre quella di oggi è congiunturale“.
“Forse – aggiunge – quello che sta accadendo può destabilizzare un po’, ma è solo temporaneo“.
Brunello Cucinelli chiude la sua lettera al Corriere della Sera profetizzando il rapido ritorno alla normalità: “Basterà il tempo, un tempo breve, a ricucire l’incertezza, e vedremo di nuovo le frontiere aperte, le mani stringersi, vedremo i sorrisi; riprenderemo spontaneamente quell’uniformità di pensiero che porta alla tranquillità, sospinti verso l’armonia del Creato per un futuro radioso che ci attende“.
Insomma, l’emergenza Coronavirus non spaventa Brunello Cucinelli, l’uomo e l’imprenditore.
Cedono in Borsa le altre imprese umbre. Vetrya Spa ha chiuso l’ultima giornata di contrattazioni in calo dello 0,45% a quota 4,39 chiudendo comunque la settimana leggermente sopra la quotazione di lunedì (4,34).
In flessione dello 0,53% TerniEnergia Spa (quota 0,37) in flessione rispetto all’apertura di lunedì a 0,39.
Cede il 2,12% Go Internet nell’ultima seduta della settimana, caratterizzata da costanti ribasso pur su volumi ridotti di contrattazione: il titolo, quotato lunedì 0,99 chiude la settimana a 0,92.