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Coronavirus, i consigli degli esperti per difendersi e contro le fake news

In Umbria non vi sono casi sospetti di coronavirus e la situazione è del tutto sotto controllo. È questo il messaggio con cui si è aperto l’incontro sul “Coronavirus: informazione e/o disinformazione? Le istituzioni rispondono ai cittadini”, organizzato da Comune di Perugia, Università e Regione dell’Umbria con la collaborazione di medici e scienziati.

Ad affermarlo i referenti della sanità regionale, che hanno sottolineato come l’Umbria sia stata una delle prime regioni ad attivare una task force di specialisti e il numero verde a cui i cittadini possono rivolgersi (al quale, peraltro, negli ultimi giorni si sono notevolmente ridotte le telefonate, a testimonianza della crescente informazione riguardo all’emergenza).

Da più parti, nel corso dell’incontro, è venuto l’invito ad affidarsi con fiducia a medici e scienziati e alle informazioni che da essi provengono. In troppi contesti – è stato sottolineato – ci affidiamo a internet, senza chiederci che autorevolezza hanno le informazioni che vi si trovano. Al contrario, l’Università italiana e quella perugina in particolare sono una garanzia per il nostro territorio e non solo, come ha dimostrato il fatto che l’Italia è stato il primo paese ad isolare il nuovo coronavirus. Università che, a Perugia, è stato evidenziato, non ha paura e, anzi intende mandare un messaggio di solidarietà alla grande comunità cinese che studia nella nostra città.

I prodotti dalla Cina

L’attuale epidemia sta richiedendo misure specifiche per tracciarne e limitarne la diffusione dai focolai d’origine. Le conoscenze relative alla virulenza ed alla contagiosità di questo nuovo agente patogeno si aggiornano continuamente, sotto l’attento controllo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. È stato, comunque, escluso che il coronavirus – che normalmente si trasmette attraverso le gocce di saliva, tossendo o starnutendo – possa essere trasmesso attraverso prodotti e cibi provenienti dalla Cina, in quanto la sua vita è solo di alcune ore.

Eppure, nei supermercati e negozi gestiti da cinesi a Perugia è visibile il calo di clienti. A conferma di come, nonostante le rassicurazioni degli esperti, la gente abbia paura. Un calo ancora più drastico nei ristoranti cinesi, secondo quanto affermano gli stessi avventori.

Ma anche negli altri supermercati e nei luoghi affollati della città è sempre più frequente incontrare persone che indossano, in via precauzionale, la mascherina di protezione (come dimostra questa foto scattata in un supermercato di Perugia).

Buone pratiche per limitare il contagio

I relatori del convegno hanno chiarito le caratteristiche del virus e le semplici azioni di prevenzione (in particolare, starnutire e tossire nei fazzoletti, lavarsi le mani spesso ed evitare incontri ravvicinati) e hanno invitato la cittadinanza a recarsi anche nelle farmacie e presso i medici di base, qualora vogliano avere informazioni ulteriori.

I ruolo dei farmacisti

Anche Afas ha aderito anche con entusiasmo all’incontro: “Per legittimare la figura del farmacista e per collaborare con le altre strutture deputate alla salute pubblica, in sintonia con i nostri fini istituzionali e sociali” ha commentato il presidente di Afas, avv. Antonio D’Acunto a margine dell’incontro.

Dopo la L. 69/2009 e il d. lgs. 153/2009, Afas ha inserito all’interno delle proprie farmacie i servizi previsti, quali la telemedicina (elettrocardiogramma, holter pressorio e holter cardiaco), autoanalisi (misurazione di glicemia totale, colesterolemia totale, emoglobina glicata, profilo lipidico), prestazioni infermieristiche e fisioterapiche in farmacia e a domicilio.

L’obiettivo dichiarato è quello di aumentare la qualità della vita dei cittadini, puntando su una Sanità meno “ospedalocentrica”, che sposta i servizi dal centro al territorio, diminuendo gli accessi al Pronto Soccorso e i ricoveri impropri, con conseguente risparmio della spesa.

Il farmacista di famiglia

Da sempre il farmacista rappresenta un prezioso punto di riferimento per la cittadinanza: presente 24 h su 24, 365 l’anno, l’unico professionista con il quale non è necessario prendere appuntamento. Partendo da questo presupposto è necessario perfezionare la legislazione afferente le farmacie per poter esprimere e valorizzare legittimamente questa importante figura professionale in sinergia con il medico di famiglia e le altre professioni sanitarie trasformandolo nel farmacista di famiglia.

La Legge 833/1978, precisamente all’articolo 28, include la Farmacia pubblica e privata tra le strutture che erogano assistenza, nella specificità di carattere farmaceutico, assegnando alle farmacie la funzione di presidio del SSN. L’articolo 8 del d.lgs 502/1992 ribadisce quanto indirettamente la Legge 833/1978 evoca. Su tali articoli si è basata la strutturazione della Convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale.

Afas ha spostato da sempre la sua attenzione dal mercato ai servizi puntando sull’importanza del farmacista nella tutela della salute pubblica, promuovendo azioni e campagne di prevenzione e di informazione.