La decisione è stata presa con volontà unanime di tutte le forze politiche consiliari e sarà deliberata, su proposta del Sindaco, dalla Giunta comunale che si riunirà in videoconferenza lunedì 30 marzo, per poi essere sottoposta in tempi brevi all’approvazione del Consiglio comunale.
Si tratta di un primo pacchetto di interventi a sostegno della comunità e delle imprese su cui hanno lavorato intensamente gli uffici competenti e l’amministrazione comunale.
Nel dettaglio, si prevede il rinvio al 31 ottobre 2020 dei seguenti tributi di competenza comunale, ovvero:
Per quanto riguarda le mense scolastiche i bollettini già pervenuti con scadenza 15 aprile, relativi al periodo antecedente la sospensione delle attività didattiche, potranno essere pagati al 31 ottobre; per il periodo successivo saranno calcolati solo i giorni di effettivo utilizzo del servizio, sulla base della durata del periodo di sospensione delle attività didattiche, e in ogni caso si potrà pagare al 31 ottobre.
Per quanto riguarda i trasporti scolastici, per i quali il Comune di Assisi da molti anni addebita solo il 20% dei costi, le famiglie che hanno già pagato a novembre riceveranno, prima dell’inizio del prossimo anno scolastico, un rimborso per la quota parte di servizio non goduta nel periodo di sospensione delle attività didattiche sotto forma di sconto sul servizio per il prossimo anno scolastico, ovvero un rimborso in denaro per coloro che non dovessero più usufruire del servizio.
L’imposta di soggiorno è una di quelle entrate compromesse dall’emergenza sanitaria che ha di fatto azzerato una delle fonti di reddito primarie della città, la filiera del turismo. Essendo previsto il versamento mensile, tutte le strutture ricettive hanno ottemperato già agli obblighi fiscali. Quando, ci auguriamo, ripartirà il turismo, valuteremo insieme all’Osservatorio sull’Imposta di Soggiorno e alle associazioni di categoria quali soluzioni intraprendere, perché ora la priorità assoluta sono i
lavoratori e le imprese di una filiera i cui fatturati sono stati letteralmente azzerati e che trascina con sé anche i settori dell’indotto diretto e indiretto.
Ragionamento a parte su IMU/TASI, tributi di competenza statale e sulla quale non può intervenire autonomamente l’Amministrazione comunale per un suo differimento, essendo necessario un provvedimento statale che lo consenta. Sul tema è allo studio, nel Decreto di aprile che il Governo sta preparando, un rinvio dei tributi locali per il 2020, che dovrebbe consentire ai Comuni, con delibera di Giunta, di rinviare le scadenze di pagamento fino al 30 novembre prossimo.
“Come Comune di Assisi, attraverso ANCI, abbiamo nuovamente fatto richiesta al Governo per un differimento dell’IMU e attendiamo riscontri in merito – ha affermato il Sindaco – Questo primo intervento di sospensione dei tributi comunali fino al 31 ottobre, vista la fortissima diminuzione di entrate extratributarie nelle casse comunali, sarà possibile grazie a una consistente anticipazione di cassa della tesoreria comunale. Anche su tale fronte il Decreto statale, in corso di predisposizione, dovrebbe contenere la possibilità per gli Enti di ottenere anticipazioni di liquidità anche da Cassa Depositi e Prestiti, per far fronte ai mancati incassi collegati al rinvio dei versamenti dei propri tributi. Perciò auspichiamo e continueremo a chiedere che il Governo intervenga con un provvedimento di moratoria fiscale. Continueremo anche a chiedere con forza lo sblocco dei fondi accantonati per legge dai Comuni nel Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità perché, quando l’emergenza sanitaria sarà affievolita, servono necessariamente e urgentemente più risorse nella disponibilità immediata dei Comuni per far ripartire l’economia. Su questa richiesta, appoggiata anche dalle associazioni di categoria a livello nazionale e portata avanti da ANCI, siamo fiduciosi che il Governo ci ascolti e che, entro l’estate, possiamo dare alle nostre aziende, ai nostri lavoratori, alle nostre famiglie, qualche significativa speranza di ripresa.”
Il Sindaco, nel ricordare che l’Amministrazione comunale sta facendo tutto quanto in suo potere per affrontare quella che, indubbiamente, è la più grande emergenza sanitaria e crisi economica del Paese dal dopoguerra ad oggi, ha voluto ringraziare sentitamente gli uffici comunali (che stanno lavorando ancora più intensamente nonostante le difficoltà pratiche e logistiche dettate dall’emergenza) e tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio Comunale: “Ringrazio i capigruppo consiliari di maggioranza, insieme a tutti i capigruppo consiliari di minoranza, per l’unità di visione e per la compattezza nell’adottare un simile provvedimento. Voglio pubblicamente ringraziare tutti i consiglieri comunali, compresi tutti i consiglieri di minoranza che, lontano dai riflettori, stanno collaborando ogni giorno con l’Amministrazione, che mi chiamano spesso per informarsi della situazione e che mi supportano con proposte e suggerimenti, denotando uno spirito di collaborazione davvero indispensabile in questo momento e una grande responsabilità di tutti verso l’intera comunità. Stiamo registrando anche un forte senso di responsabilità e di collaborazione da parte delle associazioni di categoria, sigle sindacali e dell’intero mondo produttivo locale per far fronte comune contro una crisi senza precedenti, ma dalla quale, insieme e con ogni mezzo, dobbiamo uscirne.”
Il Sindaco ricorda inoltre il Fondo Assisi Impresa, istituito nel 2018, come misura di sostegno alle imprese, con lo stanziamento di una cifra importante da destinare come fondo di garanzia al credito e che sarà rilanciato e potenziato a livello gestionale nei prossimi giorni come secondo pacchetto di interventi a sostegno delle imprese, mentre sono allo studio altri provvedimenti da poter attuare a livello locale.
Sul fronte della solidarietà, il Comune di Assisi ha attivato un conto corrente denominato ‘COMUNE DI ASSISI PER EMERGENZA COVID-19’ (IBAN IT75L0103038270000000188989) su cui indirizzare donazioni da parte di privati, aziende e associazioni al fine di contrastare gli effetti diretti e indiretti dell’emergenza, che ha visto come primi donatori i componenti dell’intero consiglio comunale.