C’è anche il Gruppo Colussi tra le imprese dell’agroalimentare che premieranno gli operai, inclusi quelli dello stabilimento di Petrignano di Assisi, che hanno garantito la continuità aziendale nell’emergenza coronavirus. Ma con delle condizioni – diminuzione del bonus dopo due assenze e l’azzeramento dopo tre assenze – che non piacciono all’Ugl agroalimentare, che – seppur contenta dell’emolumento – avrebbe preferito maggiore concertazione e soprattutto nessuna condizione penalizzante.
Colussi – si legge nella nota – “ritiene opportuno dare una risposta concreta alle persone che in queste settimane, con impegno, dedizione e responsabilità, lavorano per il soddisfacimento degli ordini. Pertanto, per il mese di aprile, l’azienda ha deciso di erogare a titolo una tantum la somma di 250 euro lordi agli operai che in quel mese garantiranno il 100% delle presenze, ivi compresi i turni di flessibilità positiva”.
Non è però un premio “a prescindere”, visto che per un giorno di assenza verranno detratti 50 euro lordi, 100 euro lordi in meno per due giorni di assenza e dal terzo giorno il premio si azzererà, mentre le assenze inferiori alle 8 ore saranno calcolate pro quota. E per questo Massimo Morelli, segretario di Ugl Agroalimentare Umbria, pur riconoscendo che l’azienda ha accolto l’invito “a premiare il sacrificio dei lavoratori”, non manca di sottolineare le criticità. “Avevamo chiesto di aumentare la percentuale base oraria giornaliera per l’intero periodo che va da marzo ad aprile, e non con un bonus che va a decrescere anche con un solo giorno di assenza. Ma apprezziamo lo sforzo, anche se c’è il rammarico di non averlo discusso insieme“.