Perugia

Coronavirus, Bacchetta stoppa consiglio e commissioni della Provincia | La minoranza va all’attacco

Il consiglio provinciale e le commissioni vengono sospese per l’emergenza coronavirus, ma è polemica tra Luciano Bacchetta e la minoranza.

A segnalare il motu proprio del presidente della Provincia di Perugia Bacchetta sono i consiglieri provinciali Jacopo Barbarito, Ivano Bocchini, Fabrizio Gareggia, Andrea Lignani Marchesani e Marcello Rigucci.

Il Coronavirus non può diventare motivo di sospensione dell’attività democratica e amministrativa di un ente previsto dalla Costituzione. Eppure il Presidente della Provincia, Luciano Bacchetta, nel pomeriggio di mercoledì 4 marzo, senza consultare nessuno, quanto meno i capigruppo di tutte le componenti del consiglio, ha stabilito motu proprio che Consiglio provinciale e Commissioni dovessero considerarsi sospesi fino a nuovo ordine”, scrivono in una nota i sei consiglieri di minoranza.

A giustificazione di un atto tanto grave – aggiungono i consiglieri – l’emergenza Coronavirus e il fatto che alcuni consiglieri provinciali sono anche sindaci – invero solo 4 su 13 membri del consiglio – e quindi troppo impegnati dalle nuove disposizioni prefettizie. Il Presidente può legittimamente decidere per l’organo che lui presiede, il Consiglio provinciale – aggiungono Barbarito, Bocchini, Gareggia, Lignani Marchesani e Rigucci – ma non certo per le Commissioni che tra l’altro hanno del lavoro da smaltire per le reiterate assenze, anche in tempi non sospetti, dei Commissari di maggioranza“.

La Commissione Statuto e Regolamenti della Provincia di Perugia – si legge ancora nella nota – si svolgerà normalmente venerdì 6 marzo, con il numero legale di tre garantito dai Commissari di opposizione tra cui il sindaco di Cannara che intende onorare il mandato ricevuto. Fare il Consigliere provinciale non è obbligatorio e i sindaci, se non riescono a conciliare gli impegni, possono tranquillamente dimettersi. Diffidiamo infine qualsiasi organo politico o burocratico – conclude la nota – a impedire il democratico svolgimento della Commissione non essendoci alcuna disposizione governativa che stabilisce qualsivoglia stop alla vita istituzionale”.