Il sindaco Antonino Ruggiano vuole impugnare la bandiera dell’ottimismo e della lotta alla paura e sceglie un monologo social in cui, a partire dai numeri del Coronavirus in questa seconda ondata (a Todi 9 positivi), vuole stimolare i suoi concittadini.
Il Coronavirus a Todi
“E’ un virus che non ha conseguenze così gravi come pensavamo – dice – anche se non è facile gestire la situazione e il governo sta valutando altri provvedimenti. Ma a Todi siamo in una estrema serenità. Se ci fosse la tragedia, non avremmo questi numeri. Questo non significa che le regole non vanno rispettate: ognuno deve fare la propria parte e non pensare di essere migliore degli altri”.
“C’è pero troppa paura in giro, senza motivo. Non possiamo vivere nella paura. Sull’ospedale – dice Ruggiano – la Regione sta affrontando una situazione che potrebbe sfociare in un problema mai visto. Non so se sono precauzioni giuste, ma gli esperti di Governo e Regioni ci dicono di si. Quindi come sindaco ho il dovere di rispettare queste scelte. No alle barricate perché ci riteniamo migliori. I dubbi sulla gestione li ho anche io, ma intanto non possiamo che rispettare le regole“.
E sull’ordinanza: “Domani niente calcio per i figli, e niente negozi. Chiusura perché siamo succubi di questa situazione, come in un film. Non c’è nessun rischio tragedia, stiamo vivendo un problema, non una tragedia“.