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Coronavirus, parrucchiere ed estetisti abusivi nelle case | Confartigianato: così riapriamo in sicurezza

Coronavirus, l’allarme di Confartigianato Perugia: con la chiusura di saloni di acconciatura e centri estetici aumentano gli abusivi che vanno nelle case.

Un aumento dell’abusivismo che già prima dell’emergenza Coronavirus dilagava nel settore. I servizi effettuati a domicilio, oltre ad essere una pratica illegale e rischiosa per la salute dei cittadini, in questa situazione costituiscono un’emergenza igienico-sanitaria legata al possibile diffondersi dei contagi.

Sicurezza, prezzi gonfiati per i presidi

Parallelamente, Confartigianato denuncia l’allarmante diffusione di iniziative avviate da produttori/fornitori che, in nome dei più disparati protocolli da adottare alla riapertura, offrono prodotti e/o presidi a prezzi maggiorati fino a 10 volte il normale prezzo di vendita.

Chiesti più controlli

Fenomeni che devono essere contrastati attraverso un’intensificazione dei controlli, ma anche programmando la riapertura delle attività del settore benessere, garantendo ovviamente la sicurezza degli artigiani, dei loro collaboratori e della clientela.

Proposte per riaprire in sicurezza

Proprio in vista della graduale riapertura di alcune attività, Confartigianato Benessere ha elaborato un documento di proposte sottoposto all’attenzione delle istituzioni, nel quale sono indicate alcune misure per agevolare la ripresa in sicurezza delle attività di acconciatura ed estetica. Proposte di carattere organizzativo ed igienico-sanitario.

Proposte organizzative

Tra le prime:

  • svolgimento delle attività esclusivamente su appuntamento (telefonico, tramite app o mail);
  • Presenza di un solo cliente per volta in area reception, spogliatoi, servizi igienici;
  • Permanenza dei clienti all’interno dei locali limitatamente al tempo strettamente indispensabile all’erogazione del servizio/trattamento;
  • Adozione – per le imprese maggiormente strutturate – di orari di apertura flessibili con turnazione dei dipendenti.

Per i saloni di acconciatura in particolare:

  • delimitazione degli spazi con applicazione sul pavimento di scotch di colore ben visibile;
  • utilizzo di postazioni alternate sia nella zona del lavaggio che nelle zone trattamenti;
  • distribuzione della clientela tra gli addetti in modo tale che ciascun operatore abbia in carico un massimo di due clienti contemporaneamente qualora uno dei due sia in fase di attesa tecnica (tempo di posa del colore).

Proposte di carattere igienico-sanitarie

Dal punto di vista sanitario:

  • utilizzo mascherina e guanti;
  • utilizzo di occhiali protettivi o visiera in plexiglas per i trattamenti per i quali non può essere garantita la distanza interpersonale di un metro (per gli acconciatori limitatamente ai servizi di taglio/cura della barba);
  • igienizzazione delle postazioni di lavoro dopo ogni trattamento/servizio;
  • disinfezione dei servizi igienici dopo ogni utilizzo;
  • utilizzo, ove possibile, di materiali monouso e lavaggio a temperatura adeguata e con prodotti igienizzanti dei materiali in tessuto;
  • posizionamento di soluzioni disinfettanti all’ingresso e in corrispondenza di tutte le postazioni lavoro, a disposizione di operatori e clientela.

Misure ulteriori per i centri estetici:

  • utilizzo di soprascarpe monouso;
  • utilizzo di camici monouso o lavaggio giornaliero degli indumenti ad alta temperatura con prodotti igienizzanti;
  • accurata detersione dei lettini con ipoclorito di sodio-candeggina o alcool denaturato, ed arieggiamento della cabina dopo ogni trattamento.

Le imprese regolari possono riaprire

Confartigianato Benessere ritiene che, ferme restando le disposizioni previste dal DPCM 11 marzo 2020 ed integrate dal Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto tra Governo e parti sociali, le imprese regolari del settore siano in questo modo in condizioni di sostenere una riorganizzazione delle attività e una parziale rimodulazione delle modalità di erogazione dei servizi stessi, che consenta di operare in sicurezza, tutelando la salute dei clienti, dei dipendenti e degli stessi imprenditori.