Altri 19 casi di Covid scoperti nelle ultime 24 ore (in cui 7 residenti sono stati dichiarati guariti) ha fatto salire a 160 il numero delle persone contagiate a Perugia. Soltanto tre giorni fa erano 126.
Un dato che porta il comune di Perugia ad avere un indice di contagi di 0.96 ogni mille abitanti. Prossimo a quello di Terni, dove in questa seconda ondata post estate i contagi era stati proporzionalmente molto più numerosi.
Fortunatamente resta stabile ad 11 il numero dei perugini ricoverati in ospedale con Covid.
Lo stesso ospedale è stato sottoposto ad una riorganizzazione, dopo i casi positivi di tre infermieri e due pazienti riscontrati nei giorni scorsi.
Sorvegliati speciali sono gli uffici pubblici, i luoghi di lavoro affollati e le scuole.
Intanto l’amministrazione comunale ha fatto il punto sul piano anti Covid nelle scuole. Ad illustrarlo, insieme al sindaco Andrea Romizi e al vice sindaco Gianluca Tuteri, i dirigenti Roberta Migliarini, Amedeo Di Filippo e Monia Benincasa.
Un piano che ha richiesto uno sforzo particolare da parte degli uffici comunali, già da quest’estate, quando si è lavorato all’adeguamento degli edifici scolastici per consentire il più possibile ingressi separati ed aula in grado di garantire il distanziamento tra i ragazzi.
“Certo – ha evidenziato Tuteri – malgrado gli sforzi, la scuola non è la stessa di prima. Non è socialità e condivisione come dovrebbe essere, perché le regole sanitarie imposte di fatto hanno portato ad un nuovo lockdown sostanziale. Credo che, a distanza di quindici giorni dalla riapertura delle scuole sia evidente come essa rappresenti un’ipocrisia che aggiunge al rischio sanitario anche quello della povertà educativa. Se ci siamo tanto impegnati per riaprire le aule – ha concluso il vice sindaco – ora dobbiamo impegnarci per continuare a tenerle aperte, evitando che i ragazzi debbano tornare alla didattica a distanza”.
E, a questo proposito, ha spiegato che anche a Perugia, proprio grazie all’interessamento suo personale e dell’amministrazione sarà possibile a breve effettuare i test rapidi antigenici, così da monitorare meglio e più rapidamente la situazione.
La situazione determinatasi a seguito dell’emergenza Covid ha necessariamente richiesto una riorganizzazione dei servizi educativi del Comune, come ha spiegato il dirigente Amedeo Di Filippo. Che ha riguardato in particolare:
Invariata l’offerta del Comune rispetto ai nidi d’infanzia (0-3 anni), che consta di 676 posti-nido, distribuiti in 16 servizi, dei quali 15 a gestione diretta, 1 a gestione indiretta, a cui si aggiungono 78 posti convenzionati presso nidi privati. A questi si aggiungono due Centri per bambini e bambine (18/36 mesi) per complessivi 28 posti.
Il costo sostenuto dal Comune per il servizio ammonta a 5.812.403,60 euro, pari all’81,24%, con un milione e 200mila euro circa di compartecipazione delle famiglie (14,44%) e poco più di 142mila euro di contributo regionale (2,03%).
Il Comune, inoltre, gestisce 3 scuole dell’infanzia, mettendo a disposizione complessivamente 275 posti.
Per l’anno scolastico 2020/2021 la situazione delle scuole statali presenti nel territorio comunale, in termini di sedi e popolazione scolastica, aggregata per ordine di istruzione, è di 54 sedi per le scuole d’infanzia per complessive 137 sezioni e 2.919 alunni, per le primarie le sedi sono 56 con 398 sezioni e complessivamente 7458 alunni, mentre le secondarie di primo grado sono 28 con 224 sezioni e 4.926 alunni.
Il Comune di Perugia fornisce il servizio di refezione scolastica (colazione e pranzo) agli alunni che frequentano la scuola dell’infanzia e la scuola primaria a tempo pieno attraverso un sistema di centri preparazione pasti, distribuiti nel territorio, esterni o interni alle scuole di interesse. La ristrutturazione del servizio di refezione scolastica a causa del Covid attualmente prevede la somministrazione per micro refettori che, nella maggior parte dei casi, sono costituiti dalle stesse aule didattiche.
Ai bambini sarà servito il pasto a orari differiti di alcuni minuti per poter effettuare l’adeguata sanificazione degli ambienti, pre e post consumazione del pasto. Il nuovo sistema è stato studiato di concerto con le Istituzioni scolastiche, valutando le diverse situazioni ed esigenze della singola scuola ed è stato presentato anche agli uffici della Usl.
Col gestore del servizio è stato messo a punto un protocollo gestionale, senza modificare il menù del pranzo, mentre per la merenda sono state trovate soluzioni tese a ridurre al minimo la manipolazione dei cibi e soprattutto a semplificare la consumazione da parte dei bambini (es. alimenti monoconfezionati).
Il servizio di trasporto scolastico è effettuato a favore degli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado.
Nel dettaglio, le scuole dell’infanzia servite sono 20 con 115 alunni, 36 le scuole primarie (con 880 alunni) e 21 le secondarie di primo grado (490 alunni). A causa del Covid, per il trasporto scolastico, data la capienza massima degli scuolabus contingentata all’80%, è previsto un piano dei servizi, sia per l’ingresso che per l’uscita, scaglionando gli orari di discesa e salita dei bambini presso le scuole. Anche in questo caso, gli uffici hanno provveduto a verificare con i dirigenti e l’Azienda affidataria le specifiche situazioni, in modo da offrire un servizio quanto più personalizzato e adeguato alle diverse esigenze.
Il Comune di Perugia, inoltre, mette a disposizione servizi di vigilanza grazie alla collaborazione di AUSER Perugia, con ben 46 volontari, per i quali sono stati impegnati 110.027,96 euro, servizi di sostegno alla disabilità.
Nell’ambito dell’edilizia scolastica, agli assi di intervento abituali -sicurezza strutturale ed antisismica, adeguamento alle norme di prevenzione incendi, adeguamento funzionale/normativo – manutenzione e razionalizzazione del patrimonio- si è aggiunta, quest’anno, la necessità di un adeguamento delle scuole alle norme anti Covid, nel rispetto delle indicazioni e della normativa nazionale.
In questo ambito, ha spiegato la dirigente Monia Benincasa, sono stati effettuati interventi per 800mila euro, di cui 400.000 per interventi di edilizia leggera, a valere sui Fondi strutturali europei, a cui si sono aggiunti altri 120mila euro sempre destinati ad interventi di edilizia leggera, in attuazione del d.l. 34/2020.
Sono stati realizzati complessivamente 12 progetti, con altrettanti appalti, per complessivi 520.000,00 euro. Quaranta i plessi scolastici coinvolti, con 27 aule aggiunte, più tre recuperate da associazioni all’interno dei plessi stessi e 3 nuove aule di sostegno, 4 adeguate acusticamente per soggetti ipoacusici e 24 aule ampliate; potenziati 9 servizi igienici, realizzato un nuovo refettorio e 4 sale insegnanti.
Nel frattempo, sono proseguiti i lavori già previsti per la sicurezza strutturale e antisismica. A questo proposito, si sono conclusi i lavori al Centro per l’infanzia di Santa Lucia (550.000 euro), e alla Scuola primaria e dell’infanzia di Collestrada (250mila euro). Sono tuttora in corso gli interventi al Centro per l’infanzia di Castel del Piano (450mila euro circa) ed, infine, prenderanno il via breve (gli appalti sono stati già aggiudicati), i lavori presso il Centro per l’infanzia di Pian della Genna (700mila euro circa), alla scuola dell’infanzia e primaria Pestalozzi (1 milione e 700mila euro a valere sul bando periferie), il centro per l’infanzia di Ponte Felcino (730mila euro complessivamente).
A questi si aggiungono i vari progetti finanziati, per i quali è attesa la pubblicazione del bando, relativi alla scuola Valentini (1 milione 480mila euro), Ciabatti (2.900.000 euro) e alle scuole Alighieri, Collodi e Merini (1.960.000 euro), alla primaria Tofi di Montebello (750mila euro), alla primaria Mazzini di Ponte San Giovanni (altri 700mila euro), più una serie di interventi di consolidamento previsti in diverse scuole comunali, già finanziati per complessivi 1.246.754 euro dal Miur, 85.500 circa dal Mit e circa 21mila500 euro dal bilancio comunale.
Per quanto riguarda, invece, l’adeguamento alle norme di prevenzione incendi, interventi sono stati realizzati alla primaria Fabretti e secondaria San Paolo (46mila euro), alla scuola Bonucci di Ponte Felcino (50mila euro), al plesso scolastico Villaggio Kennedy (50mila euro) e alle scuole Alighieri, Collodi e Merini (50mila euro), oltre ai rinnovi Scia antincendio per 11 edifici scolastici.
Relativamente all’adeguamento normativo, sono stati effettuati interventi alla palestra di Castel del Piano (lotto B) per 110mila euro, al plesso scolastico Volumnio di Ponte San Giovanni (100mila euro), alla scuola Bonucci di Ponte Felcino (115mila euro) e alla Tei di Balanzano (50mila euro). Altri interventi hanno riguardato lo studio e il trattamento acustico di alcuni refettori scolastici.
Intanto, procede la definizione del progetto della nuova scuola di Ponte Pattoli che è in fase di approvazione. Mentre nel nuovo polo per l’infanzia di Villa Pitignano i lavori sono già in corso.