Orvieto

Coronavirus a Orvieto, emesse altre 5 ordinanze contumaciali

Nella giornata di oggi il Sindaco di Orvieto, Roberta Tardani ha emesso il provvedimento di isolamento contumaciale per altre 5 persone residenti nel comune di Orvieto risultate positive al Covid-19

I cittadini si trovavano già da giorni in isolamento fiduciario presso il proprio domicilio e sono stati presi in carico dai servizi sanitari che hanno attivato tutte le procedure del caso.

L’origine del contagio è principalmente da ricondursi a rapporti familiariSalgono così complessivamente a 39 le persone residenti nel Comune di Orvieto che risultano essere positive al Covid-19 secondo l’aggiornamento odierno comunicato dalla Regione.

Ieri – sabato 27 marzo – si erano dovuti contare purtroppo anche tre decessi nella città umbra.

“In base al monitoraggio della situazione era prevedibile l’aumento dei casi – commenta il Primo Cittadino – e anche alla luce di questo ho chiesto alla direzione della Usl Umbria 2 uno sforzo in più nella sorveglianza dei casi che si trovano attualmente in isolamento fiduciario”.

“L’origine degli ultimi casi – prosegue – è l’occasione per ricordare le indicazioni del Consiglio Superiore di Sanità circa il contagio interfamiliare, uno dei motori su cui può andare a innestarsi la diffusione epidemiologica del coronavirus. Il presidente Franco Locatelli ha infatti evidenziato quanto sia fondamentale, nell’ambito dei contesti familiari, implementare quanto più possibile le misure stringenti di contenimento dei soggetti che sono risultati positivi. Anche per questo, unitamente alla Protezione Civile, stiamo valutando la possibilità, nel caso in cui l’emergenza sanitaria dovesse acuirsi maggiormente, di identificare strutture dove poter ospitare i familiari di pazienti positivi o medici e operatori che per motivi di sicurezza vorrebbero evitare di rientrare presso le proprie famiglie”.

“Per quanto riguarda le mascherine in cotone riutilizzabili – conclude il Sindaco – grazie al lavoro delle sartorie e delle tappezzerie della città sono stati prodotti circa mille pezzi di cui più della metà sono stati già distribuiti alle fasce più deboli della popolazione e alle attività commerciali che sono aperte. L’obiettivo ideale sarebbe raggiungere i circa 7mila nuclei familiari del nostro comune e per questo si stanno vagliando tutte le possibili soluzioni logistiche nel rispetto della sicurezza di chi svolgerà il servizio e di chi ne usufruirà”.