Dopo il caso dei 2 belgi positivi al Coronavirus scatta l’obbligo per le strutture ricettive di Marsciano di segnalare la presenza di turisti e visitatori.
Ordinanza del sindaco Francesca Mele per arginare i rischi di diffusione del Coronavirus legato agli arrivi di turisti. Tutte le strutture ricettive (alberghiere, extralberghiere o comunque denominate), presenti e operanti nel territorio comunale, devono comunicare entro le 24 ore dall’arrivo di ospiti e turisti (check-in) i dati essenziali inerenti le generalità e la provenienza dei soggetti alloggiati non solo alla Questura di Perugia ma anche allo stesso Comune di Marsciano. Cosa che si potrà fare in modo semplice, mediante posta elettronica certificata (pec) all’indirizzo comune.marsciano@postacert.umbria.it.
L’obbligo è entrato in vigore (e lo resterà fino a nuova disposizione) con la pubblicazione dell’ordinanza, la cui notifica sta avvenendo in queste ore alle autorità competenti oltre che a tutte le strutture ricettive del territorio comunale.
Alle stesse strutture ricettive è stata inviata da parte del Comune anche una circolare in cui si ricordano: le linee guida anti Covid-19 emanate dal Ministero e riguardanti l’attività ricettiva; l’elenco dei Paesi ai cui cittadini è fatto divieto di ingresso in Italia; i contatti per la reperibilità (h24) del Centro operativo comunale (Coc), che è a disposizione delle strutture per dare informazioni e assistenza sull’attuazione delle linee guida, e il numero verde sanitario della Regione Umbria che è 800636363.
“Vogliamo attivare – spiega il sindaco Francesca Mele – una misura utile a garantire una maggiore capacità di vigilanza, anche da parte dell’Ente, su quelli che sono i movimenti turistici che interessano il territorio e che, come stanno indicando i recenti casi di positività al Covid-19 a Marsciano e in Umbria, rappresentano la principale causa di ritorno del coronavirus presso le nostre comunità”.
Del resto, gli ultimi casi di contagio da Coronavirus che si sono verificati in Umbria sono legati a viaggi da e per l’estero. “Avere quindi informazioni puntuali sui turisti che provengono soprattutto dall’estero e dai Paesi ritenuti più a rischio – spiega il sindaco Mele – ci permette di attivare più velocemente misure contenitive a tutela della salute pubblica, qualora dovessero verificarsi altri casi di positività. In questo senso sarebbe auspicabile anche l’introduzione obbligatoria, da parte della Regione, di un tampone almeno per quanti arrivano in Umbria dai Paesi esteri, che sia per ragioni di turismo, di lavoro o altro. Una misura opportuna pur se certamente impegnativa in fase di attuazione”.
Nei giorni scorsi il sindaco Francesca Mele aveva emesso un’altra ordinanza che vieta nel territorio comunale di Marsciano lo svolgimento di sagre e feste paesane, nonostante il provvedimento della Regione Umbria. Il sindaco Mele aveva giustificato la misura restrittiva con l’elevato rischio legato a possibili contagi in occasione di sagre e feste. Ricevendo numerosi commenti di apprezzamento, sui social, dai propri concittadini.
Anche durante il lockdown il sindaco Mele aveva tenuto un comportamento intransigente contro comportamenti a rischio, come nel caso della festa di condominio e della messa ad Ammeto celebrata in presenza di fedeli.