Dopo l’iniziativa pubblica, molto partecipata, del 15 giugno scorso al quartiere Girasole, nella quale, cittadini ed esponenti delle forze politiche di sinistra, si sono confrontati nel comune intento di dare una rappresentanza unitaria a tutti i soggetti alla sinistra del Partito Democratico, a Corciano si comincia a fare sul serio. Emanuela Boccio, nell’ultimo consiglio comunale ha comunicato la sua uscita dal gruppo del PD, la sua adesione a Mdp – Art.1 e la confluenza nel gruppo misto dove già c’era il consigliere Mario Taborchi come rappresentante di Sinistra Italiana. In attesa di verificare la possibilità di costituire un gruppo consiliare autonomo, daranno vita ad un sottogruppo denominato “Sinistra Per Corciano Bene Comune”.
I due consiglieri, sia in questa consiliatura che in quella precedente, pur aderendo a partiti differenti, sono stati protagonisti di numerose iniziative comuni con ordini del giorno, mozioni e prese di posizione che hanno garantito, certamente non da soli, il mantenimento di una “visione di sinistra” nelle scelte programmatiche dell’amministrazione. Pertanto anche a Corciano, – evidenziano gli stessi Boccio e Taborchi – si cerca di dare sostanza e concretezza al percorso politico di riaggregazione delle forze di sinistra promosso a livello nazionale da Anna Falcone e Tomaso Montanari e che che vede coinvolti Sinistra Italiana, Mdp. Art. 1, Possibile e numerosi movimenti, cittadini ed Associazioni.
In questi anni il PD, ha compiuto scelte dall’impronta prettamente liberista (Jobs act, “Buona scuola”, Salva Italia, ecc…) che hanno aumentato il divario tra le persone più ricche e quelle più povere del Paese. Nuove povertà si sono create e classi sociali (operai, impiegati, artigiani, liberi professionisti, piccoli commercianti) che un tempo riuscivano a “sopravvivere” alle difficoltà imposte dalla crisi economica, hanno visto peggiorare notevolmente le proprie condizioni di vita. I due consiglieri, senza disattendere la propria collocazione istituzionale e gli impegni presi con gli elettori, lavoreranno per un rinnovamento del progetto programmatico della sinistra che coinvolge in primo luogo, il mantenimento e lo sviluppo dei servizi (scuola, sanità, trasporti), l’ambiente (con un impegno per la ripubblicizzazione dell’acqua), la tutela del territorio, il ruolo del comune nei rapporti con le istituzioni sovraordinate. Insomma, una istituzione più inclusiva e partecipata dove i cittadini si sentano pienamente coinvolti nel progetto di sviluppo del proprio territorio.