Una guardia giurata di 45 anni è stata arrestata (ai domiciliari) con l’accusa di peculato aggravato dalla reiterazione del reato. In sostanza l’uomo è ritenuto responsabile di un ammanco di 137.500 euro in banconote destinate al caricamento di alcuni sportelli bancomat.
Ingente la somma di denaro volatizzatasi nel nulla in pochi giorni:Tutto è iniziato lo scorso mese di ottobre quando i rappresentati della società di vigilanza hanno denunciato alla Stazione carabinieri di Corciano delle anomalie nelle operazioni di caricamento di alcuni sportelli bancomat di diverse filiali ubicate a Terni: infatti il valore delle banconote erogate agli utenti dagli sportelli no corrispondeva al valore di quelle in teoria caricate in precedenza.
I riscontri investigativi, svolti dai militari (indagine condotta dai Carabinieri di Corciano e conclusasi con l’arresto, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria perugina sotto la direzione della Procura della Repubblica di Perugia), hanno consentito sin da subito di focalizzare l’attenzione su una guardia giurata, un perugino di 45 anni, il quale in ben quattro occasioni, accertate durante le fasi di caricamento dei bancomat, anziché inserire tutte le banconote all’interno dello sportello intascava fraudolentemente una buona “fetta” del contante.
In particolare in un’occasione l’uomo si appropriava di 60.000 euro, in un’altra di 7.500, e poi ancora di 5.000, 20.000 e infine di 45.000 euro in banconote. I bancomat erano installati in due centri commerciali, nell’acciaierie e in un’occasione anche presso la stazione ferroviaria di Terni. La società di vigilanza, spiega il Giudice delle Indagini Preliminari, aveva scoperto le condotte illecite allorquando l’uomo era stato impiegato in un’altra mansione e, pertanto, il nuovo addetto aveva riscontrato le irregolarità poi denunciate.
Nel dispositivo del giudice che dispone gli arresti domiciliari della guardia giurata si evidenzia inoltre come quest’ultimo, una volta scoperto, ha confessato le proprie responsabilità. Lo stesso gip sottolinea come la misura degli arresti domiciliari risulta necessaria proprio per evitare compromissioni da parte dell’uomo nel recupero delle somme sottratte, attività di ricerca che sarà espletata dai Carabinieri che stamattina, alle prime luci dell’alba hanno proceduto alla notifica del provvedimento restrittivo nei confronti dell’indagato con la grave accusa del reato di peculato.