Il baffo di Gino Paoli e la sua voce pacata, perfetta per riempire di languori estivi il crepuscolo del Festival. Poi il rap irriverente di Caparezza, le melodie al velluto di Paola Turci e molto altro. Il Teatro Romano, domani sera, si trasformerà in un'arena “quasi” da Festivalbar, per ospitare un'elegante parentesi di musica leggera all'interno del Due Mondi. Ci sono canzoni che mettono un pizzico d'invidia, per la felice spontaneità con cui sembrano scritte. Sono le più semplici e più popolari, alla “Sapore di sale”: difficile trovare una sintesi più efficace per un sogno estivo. Un giro d'accordi scaturito chissà da dove, su cui è adagiata una singola immagine di accattivante freschezza, ispirata alla relazione tra l'autore e una giovanissima Stefania Sandrelli. Una canzone che sembra cullata dalle onde del mare, un “regalo” del bagnasciuga con cui Gino Paoli ha incassato un bel po' di “palanche” grazie ai diritti d'autore. Per questo il cantautore della Scuola genovese è ospite azzeccato di “Copynight”, il maxiconcerto che dalle 22 offrirà al pubblico tanta musica e anche qualcosa di più. Accanto a un totem della musica leggera italiana, il cui …. – continua articolo – clicca qui