Raggiunge la cifra di oltre 1,2 milioni di euro la raccolta fondi #Coopforucraina, per portare un aiuto immediato alle famiglie in fuga dalla guerra. Avviata il 4 marzo, attraverso la collaborazione con l’Agenzia ONU per i Rifugiati-UNHCR, la Comunità di Sant‘Egidio e Medici Senza Frontiere la raccolta continua a fornire assistenza sanitaria, kit di primo soccorso, cibo, vestiti e accoglienza al confine con l’Ucraina e anche al suo interno.
In un mese, le donazioni ammontano a 1.200.000 euro, fra i contributi dei cittadini e il plafond di partenza pari a 500.000 euro versato dalle cooperative. I donatori sono stati oltre 81.000 e hanno contribuito in diverse modalità: degli oltre 1 milione e 200.000 euro, oltre 540mila gli euro raccolti sia attraverso le casse dei 1.100 punti vendita Coop e Superconti con donazioni in denaro e punti redenti, il resto sul conto corrente e sulla piattaforma di crowdfunding online Eppela.
E ora la campagna riparte con una nuova dimensione spostandosi a livello territoriale delle singole cooperative. Dal 5 aprile, i soci e i clienti potranno continuare a contribuire nei punti vendita Coop e Superconti. A beneficiarne saranno le associazioni locali che già si stanno occupando dell’accoglienza dei profughi giunti dall’Ucraina in questo mese.
“Crediamo di aver contribuito in modo importante alla prima fase emergenziale e siamo consapevoli della fiducia che ci hanno accordato i nostri soci e consumatori anche in questa occasione. Fiducia rivolta a noi ma anche alle tre ong che sono state le destinatarie delle donazioni. Il numero dei donatori è davvero significativo ma lo è stata anche l’estrema generosità con cui hanno voluto partecipare spesso stanziando cifre ingenti –osserva Marco Pedroni presidente Coop Italia e Ancc Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) -Ora avviamo una seconda fase di raccolta fondi, dove sono protagoniste le cooperative e le associazioni locali che si stanno prodigando per garantire assistenza e accoglienza alle famiglie ucraine giunte in Italia nell’ultimo mese”.
Intanto l’oltre 1,2 milioni di euro raccolto fino ad oggi è impiegato su diversi fronti di attività delle tre associazioni partner dell’iniziativa.
Agenzia ONU per i Rifugiati-UNHCR
UNHCR è presente e operativa in tutte le regioni dell’Ucraina e nei Paesi vicini. Anche grazie al contributo di COOP, UNHCR organizza trasporti aerei e convogli di assistenza per fornire agli sfollati e ai rifugiati cibo e beni essenziali per la sopravvivenza, fra i quali coperte, alloggi di emergenza e abiti invernali. Garantisce servizi di protezione ai più vulnerabili, compresi i bambini; supporta la creazione di strutture di accoglienza; assicura alle famiglie che ne hanno bisogno assistenza economica diretta per far fronte alle spese di base. In Ucraina, tra le altre cose, ha consegnato cibo e beni di prima necessità a 65 mila persone e supportato la ristrutturazione di 73 centri di accoglienza. In Polonia, ha fornito beni essenziali per la sopravvivenza a 110 mila persone e garantito assistenza economica diretta a 4300 persone. In Moldavia, ha garantito a 40 mila persone beni di prima necessità e assistenza economica diretta a 1300 persone.
Comunità di Sant’Egidio
Presente in Ucraina dal 1991, Sant’Egidio ha costruito negli anni una rete di comunità che sono un punto di riferimento in tutto il paese. A seguito dell’invasione russa, alcune famiglie di Sant’Egidio, con bambini piccoli e anziani, si sono rifugiate nelle regioni occidentali dell’Ucraina e nei paesi confinanti, mentre le persone rimaste continuano, tra il coprifuoco e gli allarmi aerei, ad aiutare chi è più povero, come gli anziani e i senza dimora, e sostengono gli sfollati interni con la preparazione e la distribuzione di pasti e bevande calde. Nelle scorse settimane gli aiuti raccolti in Italia, anche grazie alla campagna #CoopForUcraina – alimentari, medicinali, latte in polvere – sono stati distribuiti a Kiev, Chernihiv, Cherson, Dnipropetrovsk, Kharkiv, Leopoli, Poltava, Stryj, Sumy, presso ospedali, istituti e centri per l’infanzia, che sostengono il peso della presenza dei profughi interni. La Comunità è attiva anche alla frontiera slovacca, in Ungheria e in Polonia, dove – a partire da Varsavia – decine di famiglie di rifugiati sono ospitate in casa, si distribuiscono generi di prima necessità alle persone in transito verso altre città o paesi europei e si promuovono attività educative e ricreative per i bambini nelle Scuole della Pace.
Medici Senza Frontiere
Fin dal primo giorno di guerra MSF è in azione per una risposta d’emergenza nel paese. Finora ha inviato kit chirurgici, traumatologici, farmaci per malattie croniche e per afflussi di massa di pazienti a supporto degli ospedali ucraini (in particolare Kiev, Karmatorsk, Odessa), fornito formazione al personale delle strutture sanitarie sulla gestione di afflusso di massa di pazienti e inviato i propri team alle frontiere dei paesi limitrofi per rispondere ai bisogni medico umanitari delle persone in fuga. MSF è attiva anche ai confini dell’Ucraina con cliniche mobili pronte a fornire assistenza medica, centri medici e un’area di supporto psicologico e psicosociale d’emergenza per le migliaia di donne, bambini, persone anziane e con disabilità in arrivo.