Tempo di bilancio sociale per la cooperativa Polis, che opera in cinque regioni nei settori anziani, disabili, salute mentale e dipendenze, infanzia e minori. Un bilancio sociale che tiene insieme due elementi: i dati numerici e le storie delle persone.
Il bilancio sociale non poteva che partire dal numero di soci/lavoratori, i proprietari della cooperativa, il vero capitale della cooperativa: 1.048 nel 2017, con 229 ingressi e 197 uscite; il 18% è costituito da uomini e l’82% da donne (695 part-time, 353 full-time); 467 soci sono over 45 anni, 389 dai 35 ai 45 e 192 dai 18 ai 34 anni. I soci risiedono in Umbria (514), Abruzzo (321), Sardegna (161), Toscana (31) e Marche (21). In 450 si occupano di anziani, 275 di disabili, 108 di salute mentale e dipendenze, 81 di infanzia e 76 di minori e politiche sociali, coinvolti anche 44 corsi di aggiornamento e formazione.
Gli spazi di lavoro sono costituiti servizi residenziali (11 residenze protette, 7 comunità psichiatriche, 6 attività di soggiorno, 4 comunità educative per minori, 1 comunità di accoglienza residenziale temporanea, 1 di alloggio case famiglia e 1 ospedale di comunità), servizi territoriali (11 per politiche giovanili e centri estivi, 4 di attività di animazione e assistenza territoriale, 12 centri diurni, 4 servizi collaterali per l’infanzia, 16 asili nido in gestione completa o parziale); servizi domiciliari (15 di assistenza ai disabili, 11 di supporto scolastico, 10 di assistenza ad anziani, 6 di assistenza a psichiatrici, 5 di assistenza a minori).
Il bilancio sociale di Polis 2017, come oggetto fisico cartaceo e digitale, è arricchito da alcune foto scattate da soci e socie che nel privato coltivano i propri talenti. Talenti che hanno portato anche a testimonianze molto importanti, come il lungometraggio “Esercizi di cattiveria” realizzato dal Centro ricreativo “Noi insieme” di Magione e frutto del laboratorio per persone seguite dal servizio di salute mentale, oppure le attività presso l’Istituto Opere Pie Donini, lo spettacolo teatrale “Odissea a Casa Serena” della omonima residenza per anziani, gli incontri intergenerazionali tra nonni e nipoti nei nidi di Todi e alla “Veralli Cortesi” o ancora i laboratori per una comunità educante a Ponte Pattoli e Ponte Felcino oppure i laboratori artistici del Centro diurno Val Vibrata e le camminate del Centro diurno Kaos.
Un anno intenso per Polis e per un sistema fatto di persone che lavorano per le persone.