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Conversione in legge del dl sisma, Alemanno in Commissione Ambiente | Le richieste

Il Sindaco di Norcia, Nicola Alemanno è stato ascoltato in audizione alla Commissione Ambiente della Camera de Deputati, nell’ambito delle disposizioni urgenti per l’accelerazione e il completamento della ricostruzione in corso nei territori colpiti da eventi sismici, insieme ad una delegazioni di Anci guidata dal coordinatore delle Anci regionali, Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia.

“Abbiamo avuto modo di presentare l’ennesima elaborazione degli emendamenti più volte già sottoposti all’attenzione del Parlamento e reiterati in occasione della conversione del Decreto Sisma del Centro Italia” ha detto Alemanno.

I temi riportati nel documento sono tutti importantissimi per i comuni. L’esigenza odierna era però quella di stringere sugli emendamenti più significativi ed è stato dunque fatto un importante lavoro di scrematura rispetto ad altri che invece non necessitano di interventi in una norma primaria o, che potevano essere, oggetto di ordinanza del commissario straordinario. Temi centrali delle decine di emendamenti presentati, quelli relativi alla dotazione di personale per gli uffici speciali per la ricostruzione e per i comuni; la “ricostruzione semplice, privata e pubblica” (così è stata oggi definita) e il sostegno alle imprese e alle famiglie.

Per quanto riguarda il personale “gli emendamenti tracciano la strada alla legislazione vigente per utilizzare la deroga concessa dal contratto nazionale di lavoro di ulteriori dodici mesi – spiega Alemanno -. Questo consentirebbe di guadagnare tempo nel tentativo di ottenere dall’Unione Europea la necessaria deroga per superare la durata di 36 mesi in caso emergenza e ricostruzione”.

Molte le problematiche legate alla semplificazione della ricostruzione privata: centrale oggi il tema della demolizione e ricostruzione, anche parziale, di edifici in zona vincolata con sagoma diversa per cui “la soluzione verrebbe trovata attraverso la catalogazione degli interventi di ricostruzione nell’ambito della categoria ‘ristrutturazione edilizia’ del testo unico dell’edilizia 380/2001.

Ancora sulla ricostruzione privata – prosegue il Sindaco – nei comuni con elevato livello di danno grave è stato chiesto che la conformità urbanistica possa essere dichiarata dal tecnico, in deroga alle vigenti norme, demandando alla conferenza regionale permanente per difformità inferiori del 30% per superficie e volume (emendamenti 9 e 10 del documento presentato).

Sempre in merito alla ricostruzione privata è stato anche chiesto che la norma riconosca le superfici occupate dai muri di grande spessore, utili ai fini del calcolo parametrico, anche negli interventi di demolizioni e ricostruzione evitando così quote di accollo per il cittadino (emendamento n.3)”.

Quanto invece alla ricostruzione pubblica è stato richiesto di modificare la legge 55/2019 ‘Sblocca Cantieri’ laddove esclude, per importi sotto soglia, la deroga al ricorso alla centrale unica di committenza per tutti i comuni non capoluogo di Provincia ad eccezione di quelli del cratere (emendamento n.16).

E’ stato poi ancora chiesto, in particolar modo a beneficio dei comuni più piccoli, che in caso di spostamento di edifici scolastici fuori dal centro storico fosse abrogato il vincolo del permanere della destinazione d’uso originaria: nessun piccolo comune in particolare avrebbe bisogno di una seconda scuola. E’ stato ancora chiesto (emendamento n.30) che i benefici della zona franca urbana fossero estesi anche ai comuni di cui all’allegato 1 e 2 del 189, modificando il periodo di imposta di riferimento ed ancora il riconoscimento di una zona economica speciale (ZES) che adduca vantaggi in termini di imposte e contributi alle aziende che scelgono di restare nel territorio o a quelle che scelgono di investire (emendamento n. 33).

“Sono solo alcuni degli emendamenti” ha detto Alemanno. “I parlamentari presenti – continua – hanno ringraziato i sindaci per il lavoro svolto, confermando che, in verità, molti dei temi anche oggi rappresentati erano comunque già noti al Parlamento e per i quali non si era però riusciti a trovare soluzioni. Si sono detti certi che ci sarà un’importante lavoro di collaborazione tra maggioranza e opposizione riguardo ad un tema intorno al quale le forze politiche non possono più rimpallarsi le responsabilità ma devono ormai necessariamente agire. Verificheremo il testo che sarà inviato dalla Commissione all’ aula per far sì che ulteriori modifiche e miglioramenti possano essere reiterati in sede plenaria” ha concluso.