Nella mattinata odierna, alla presenza dei vertici provinciale delle Forze di Polizia, è stato sottoscritto dal Prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia, e dal Sindaco di Giano dell’Umbria, Manuel Petruccioli, il Protocollo d’Intesa per il controllo di Vicinato.
Il documento si pone in continuità con le numerose iniziative avviate nell’ambito della prevenzione dei reati, realizzando un modello di sicurezza partecipata che coinvolge i cittadini nelle attività di osservazione nella propria zona di residenza con lo scopo di impedire la commissione di reati, valorizzando forme di controllo sociale, attraverso il recupero delle regole di “buon vicinato” e di “attenzione sociale”.
Dalla sottoscrizione del Protocollo, conseguiranno puntuali intese, da validare in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, finalizzate all’attuazione dell’iniziativa, supportate dalle Forze di Polizia, anche attraverso momenti di informazione e formazione ai Coordinatori del territorio, designati dall’Amministrazione Comunale.
Nella Provincia di Perugia sono 22 i Comuni che hanno sottoscritto tali strumenti pattizi, a conferma dell’utilità e dell’efficacia del modello proposto, che affianca agli interventi di competenza esclusiva delle Forze di Polizia, la partecipazione attiva dei cittadini tesa a favorire e migliorare la reciproca conoscenza del territorio, la costituzione di un rapporto, costante e diretto, con tutte le Istituzioni coinvolte, promuovendo l’educazione alla convivenza, il rispetto della legalità, il dialogo fra le persone, l’integrazione e l’inclusione sociale.
Tali forme di collaborazione fra Istituzioni, Forze di Polizia e Cittadini hanno consentito il conseguimento in provincia di positivi risultati nell’ambito della prevenzione dei reati, innalzando notevolmente i livelli di sicurezza, anche percepita da parte delle Comunità locali.
Il Prefetto Sgaraglia, in occasione della firma del Protocollo, ha evidenziato come la diffusione e il consolidamento del senso civico che scaturiscono da tali strumenti di collaborazione, stiano diventando, in effetti, elemento fondamentale per contrastare la criminalità e il disagio sociale, migliorando, al contempo, la vivibilità e la qualità della vita nei territori interessati.